Schlumbergera, il “Cactus di Natale”

La chiamano “Cactus di Natale” ma per i botanici questa sorprendente piantina ha un nome molto più complicato ovvero Schlumbergera. I suoi appellativi si basano sulla sua esplosiva fioritura, che spesso si verifica nel periodo che parte dal mese di novembre fino a marzo-aprile quindi sotto le feste di Natale (e anche più volte durante l’anno). E la cosa bella è che la Schlumbergera, pur appartenendo alla famiglia delle cactacee, con le esigenze di coltivazione dei cactus centra poco. Niente deserti aridi per lei, ma invece – lo direste? – lussureggianti foreste tropicali

Perché “sorprendente”, direte voi? Perché non te l’aspetti di sicuro, una fioritura come la sua, da un vegetale che sembra tanto una pianta grassa. Seppur carina a vedersi, con le sue strane “foglie” (dette “cladodi”) verdissime, non incanta subito. Anzi, è facile liquidarla come la classica grassa “della nonna”: robusta ma invisibile… Ma basta ammirarla in fiore una volta, per ricredersi completamente. I fiori degli ibridi più comuni in commercio, oltre ad essere di accesissimi colori – dal fucsia all’arancio, al salmone al rosso, al bianco… orlato di fucsia! – hanno una forma particolare, come se nella singola corolla ci fossero in realtà due fiori, uno dentro l’altro. E la piantina è estremamente generosa: in genere fiorisce sugli apici di tutti i tozzi fusti con più e più gemme.

La Schlumbergera sorprende anche per come vive: è infatti una pianta epifita, che cresce in natura come la maggior parte delle orchidee ovvero sugli alberi, a cavallo tra i loro rami. Con le sue corte radici si nutre delle foglie morte che si decompongono negli incavi e dell’umidità presente nell’ambiente. Esattamente come le orchidee dunque detesta gli eccessi d’acqua, a cui è piuttosto sensibile (causano il marciume, riconoscibile quando sulle foglie compaiono zone nerastre e molli al tatto), gli spostamenti (che possono provocare la caduta dei boccioli) e i substrati poco areati. Ama il caldo, onde per cui va riparata in casa quando il termometro scende sotto ai 10°C. Se le darete queste condizioni e un bel posto ombroso all’aperto durante l’estate, le soddisfazioni non mancheranno e appena arriveranno le giornate con poche ore di luce, la vedrete fiorire in gloria dentro la casa, mentre fuori regnano freddo e gelo…!

6 risposte a “Schlumbergera, il “Cactus di Natale”

  1. finalmente quest’anno la mia schlumbergera è piena di boccioli, ho potuto portarla sul balcone ,perchè ora , avendo cambiato casa, è disposto a nord-est……la posizione ideale. Aspetto la sua fioritura con gioia…grazie per i vostri suggerimenti…

  2. L’estate scorsa mi hanno innaffiato troppo il cactus di Natale. Come salvarlo? Era stupendo! Anche un ricordo di mia mamma!
    Grazie

    • Ciao Graziella,
      nel caso in cui la parte basale dei fusti sia molle al tatto, vuol dire che il marciume ha già intaccato la pianta.
      Però. La Schlumbergera ha la capacità di fare nuove radici dai suoi segmenti, quindi se ne stacchi alcune porzioni sane di almeno 2 elementi e le metti in un vasetto pieno di torba e pomice da tenere umide, in alcune settimane dovresti ottenere facilmente nuovi esemplari da cui ripartire!

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