Da oggi si vota per le “primarie della cultura”: con un tweet

Si stanno avvicinando a grandi passi le elezioni politiche con i suoi protagonisti e e i dibattiti. Ma ci sono degli argomenti che vengono ogni volta relegati agli ultimi posti nei programmi dei partiti: cultura, paesaggio, ambiente. Il Fai (Fondo Ambiente Italiano) lancia dunque oggi la sua proposta: facciamo le primarie della cultura. A partire da oggi 7 gennaio fino al 28, per tre settimane tutti i cittadini possono votare fra 15 temi (compreso quelli “verdi” come il consumo di suolo o la tutela del paesaggio) quelli più urgenti da affrontare per il  Belpaese. Per cambiare le cose dal “basso”, anche solo con un tweet di 140 caratteri. Perché se non si possono votare i parlamentari, si possono votare almeno le idee.

Dare il proprio voto è semplice: basta registrarsi su www.primariedellacultura.it e indicare fino a tre mozioni preferite. Si va dai fondi pubblici destinati alla cultura alle  politiche per lo sviluppo del turismo, dalla revisione delle norme che regolano il consumo di suolo, a misure che fermino lo svuotamento dei centri storici. Ogni tema viene sviluppato in una scheda di approfondimento sul sito delle primarie. Un gesto, quello del voto, che mette in prima fila gli italiani, soprattutto quelli che vogliono “salvare la cultura italiana boccheggiante dopo decenni di indifferenza” e “rendere lo straordinario patrimonio storico artistico e paesaggistico una ricchezza che più”. Lamentarsi insomma, non basta 😉

Ecco il messaggio video su VideoMediaset:

Clicca qui per vedere il videopromo della Primarie della Cultura del FAI

Al termine della sessione di voto delle primarie della cultura, emergerà una classifica: i cinque temi più votati saranno annunciati in una conferenza stampa e presentati ai candidati delle prossime elezioni politiche, in modo che essi si impegnino a renderle concrete.  “Nei programmi elettorali dei partiti si parla di promuovere il turismo e il patrimonio storico e artistico – dichiara Ilaria Borletti Buitoni, presidente FAI – ma nessuno spiega come invertire una rotta che ha portato al disastro dei nostri beni culturali” ricordando che “un Paese senza Cultura è un Paese senza futuro”.  A Fiori&Foglie l’idea piace molto: e a voi?

Ps. L’iniziativa sembra avere successo: dal momento del lancio, si registrano già “ingolfamenti” sul server per il numero di accessi. Scomodo ma …buon segno!

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