Fiori blu da… mangiare!

Nei balconi e terrazzi stanno iniziando ora le fioriture più belle e sicuramente un protagonista sfuggente quanto ricercato è il fiore blu; grande o piccolo attira comunque l’occhio del visitatore e il resto della pianta passa decisamente in secondo piano. Questo per l’occhio, ma se poi ci si mette la gola, anche fusto e foglie hanno la loro importanza… 😉

Ci sono delle piante semplici, che spesso si trovano nelle aree incolte e trascurate che, a causa dei loro piccoli fiori blu genziana, non possono sfuggire allo sguardo: sono le borraginacee. Di due in particolare voglio parlare qui: borragine (borago officinalis) e buglossa azzurra (anchusa azurea). I nomi popolari, dal suono un pò infelice, non le aiutano a distinguersi ma si tratta invece di piante che possono offrire molto. Già solo i loro fiori con quel colore così vivace, che invecchiando muta in violetto, chiedono un posto in giardino o anche sul balcone, dato che entrambe possono adattarsi felicemente alla vita in vaso, pur che non sia troppo stretto (sui 30-35 sarà perfetto). Quel fresco blu che le contraddistingue si sposa ottimamente con il rosa tenero (delle rose per esempio) o con il giallo e le piccole corolle, create su uno stelo piuttosto alto (sui 50-60cm per la borragine, sui 70 per l’anchusa) guadagnano risalto anche se le  piante stesse, non molto decorative (nell’anchusa azurea durante la fioritura le foglie tendono a rovinarsi), vengono schermate da altro fogliame.

Tenete conto che si tratta di piante perenni che spesso si comportano da biennali o annuali in coltivazione. La borragine si risemina con generosità, pur senza mai divenire infestante quindi l’anno prossimo molto probabilmente ve la ritroverete in qualche vaso. L’anchusa invece – per il giardino gli ibridi (A. ‘Loddon Royalist’, A. ‘Dropmore’, A. ‘Feltham Pride’) tendono ad avere un portamento più gentile – può durare qualche anno in più in terra (anche dove gela in inverno), dove produce spesso dei polloni sotteranei che ributtano a primavera, anche molto distanti dal luogo in cui l’avete piantata in origine.

Sono piante frugali, che crescono veloci (della borragine è facile trovare anche i semi in commercio) e che hanno poche necessità: al sole pieno danno il loro meglio e richiedono poca acqua, pochissima se sono piantate in terra e comunque un ottimo drenaggio. In cambio donano un’irresitibile fioritura che dura a lungo e nel caso della borragine, quasi tutta la pianta può trovare un delizioso posto in cucina… Ma di questo parleremo presto sul blog di Pronti in Tavola!

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