Natale armato: l’albero della discordia tra le due Coree

Un albero di Natale gigante piantato vicino al confine rischia di riportare a livelli di guardia la tensione tra le due Coree, dopo la conclusione ieri senza incidenti delle esercitazioni militari di Seul nel mar Giallo. L’albero della discordia si trova sul picco di Aegibong, in Corea del Sud, una collina a tre chilometri di distanza dal confine occidentale con la Corea del Nord, e stasera tornerà a essere illuminato per la prima volta da sette anni.

I militari sudcoreani sono stati messi in allerta per il timore che l’albero, ben visibile dalla Corea del Nord, possa diventare il bersaglio di un’azione provocatoria da parte dell’esercito di Pyongyang: secondo fonti governative citate dall’agenzia sudcoreana Yonhap, le difese militari sono state sensibilmente rafforzate sul picco di Aegibong, dove ”i marines sono pronti a rispondere in qualsiasi momento in caso di provocazioni da parte del nemico, per salvaguardare la sicurezza di coloro che parteciperanno alla cerimonia di accensione delle luci”.

L’illuminazione dell’albero di Natale era stata sospesa nel 2004, quando i rappresentanti delle due Coree, nel pieno del riavvicinamento promosso dalla cosiddetta ‘politica del raggio di sole’, avevano raggiunto un accordo per fermare le attivita’ di propaganda, anche di tipo religioso, lungo la linea di confine. La Corea del Sud ha deciso di ripristinare l’illuminazione dell’albero di Aegibong in scia alle gravi tensioni montate sulla penisola nel corso del 2010, tra tutte l’affondamento della corvetta Cheonan a fine marzo, addebitato a un attacco di Pyongyang, e il recente bombardamento del Nord all’isola sudcoreana di Yeonpyeong, in prossimita’ del confine marittimo nel mar Giallo.

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