Alberi salvi, addio libri di scuola

Presentata ieri in Regione Liguria la proposta di legge del Pdl “Istituzione di una piattaforma informatica per la realizzazione e l’adozione di libri di testo elettronici“. Obiettivo: zaini piu’ leggeri, meno spese per le famiglie. I libri di testo si trasformano in una manciata di bit. E oltre ad un toccasana per le schiene dei più piccoli, che ringrazierebbero, da considerare un gradito effetto “collaterale” per coloro che hanno a cuore alberi e natura: quello di evitare il massiccio impiego di cellulosa per la carta dei numerosi (e spesso corposi) libri di testo scolastici stampati in migliaia di copie ogni anno. Se approvata, la proposta di legge fara’ della Liguria una Regione pilota. L’obiettivo, spiegano i firmatari, e’ realizzabile a costi molto bassi.

Il provvedimento rientrerebbe a pieno titolo nel piano nazionale varato dal Ministero della Pubblica istruzione che prevede l’adozione obbligatoria da parte delle scuole gia’ a partire dal prossimo anno scolastico 2011 – 2012 dei libri disponibili in formato elettronico o misto. Il problema forse sta proprio qui… Quali e quanti saranno i libri elettronici effettivamente disponibili entro il termine in questione? E le scuole saranno dotate degli strumenti necessari ad utilizzarli?

Tamaro: “Il taglio degli alberi è indispensabile, basta sentimentalismi”

Susanna Tamaro ha scelto di far stampare il suo nuovo libro Il grande albero, edito da Salani, usando fibre di cellulosa provenienti da foreste gestite in modo sostenibile. Un segnale importante che la scrittrice sceglie di lanciare, convinta che l’esempio degli opinion maker sia essenziale per orientare i consumatori e il mercato favorendo il diffondersi delle buone pratiche e delle scelte di sostenibilità ambientale. Purtroppo, spiega la Tamaro, “la cultura delle foreste e’ stata un po’ lasciata andare, non si fanno piu’ i tagli del bosco con regolarita’, e invece proprio il taglio, che oggi viene visto come un problema, e’ necessario e indispensabile, soprattutto perche’ la maggior parte dei nostri boschi in Italia non e’ piu’ naturale, sono stati piantati dall’uomo, e ha bisogno di cure”. Continua a leggere

Allergie ai pollini in città? Colpa delle piante “sbagliate”

Primavera alle porte, e vengono subito in mente pollini e allergie.“La pollinosi colpisce circa il 15% della popolazione – ricorda l’allergologo Claudio Ortolani, presidente di Fisma – e si accompagna ad asma in circa la meta’ dei soggetti colpiti. Paradossalmente questa malattia stagionale, che dovrebbe riguardare gli abitanti delle aree rurali ricche di vegetazione, piuttosto che quelli che risiedono in aree urbane invase dal cemento, colpisce di più chi vive in città“. Sotto accusa una serie di fattori, tra cui le specie vegetali scelte per il verde urbano.

“In primo luogo, la scelta delle piante per le aree verdi cittadine, pubbliche e private, in passato è stata attuata senza tener conto dell’aspetto allergenicità” – dichiara l’allergologo – “A Milano, ad esempio, non solo vi sono molti carpini, piante autoctone e quindi presenti in città a ben diritto, ma anche betulle, noccioli, frassini, cipressi, scelte anche per motivi ornamentali. Più recentemente si è sviluppata la tendenza a piantare specie arboree estranee al territorio, come l’olivo, o addirittura esotiche, come la Criptomeria japonica”. Risultato: “Nella stagione primaverile-estiva nell’aria della città è presente un cocktail pericoloso di pollini allergenici“. Continua a leggere