Orchidee più belle? Con la lavastoviglie…!

Le orchidee amano molto l’umidità atmosferica: adorano rimanere esposte all’aria beandosi di un velo di umide di goccioline d’acqua microscopiche. Ma nei nostri appartamenti d’inverno l’aria è molto secca. Facile da risolvere, direte voi: possiamo nebulizzarle con la nostra arma segreta! Vero, ma potremmo anche usare invece la …lavastoviglie. Sono impazzita?!? Non proprio 😀 Non temete, non vi sto suggerendo di mettere le vostre orchidee nel cestello dei piatti per un lavaggio rapido (nemmeno con il sapone bio)!! L’idea invece è quella che sfruttano molti amatori di orchidee casalinghi che non dispongono di serre o complicate attrezzature: sfruttare il vapore acqueo che produce la lavastoviglie quando termina il suo ciclo di lavaggio dei piatti. Continua a leggere

La guerra dei giacinti d’acqua

Il fiore è blu-viola con macchie gialle, un vero gioiello. Galleggia placida mettendo in mostra le sue foglie lucide e carnose di un bel verde smeraldo dalla forma lobata: questa pianta, se la guardate da vicino, sembra creata da un designer. Tanto bella che tutti quelli che hanno un laghetto, uno stagno o anche solo un acquario, prima o poi, hanno provato a coltivarla. Ma la sua bellezza tropicale nasconde un’anima tenace e agguerrita.

Ne sanno qualcosa in America dove, per debellarla, si sono investiti milioni di dollari. Inserita tra le 100 specie più invasive al mondo, il giacinto acquatico (Eichhornia crassiceps) sta creando fortissimi mal di pancia anche nel Belpaese, forse scappato proprio da acquari, laghetti e giardini. Avvistato in Toscana, da qualche tempo sta conquistando terreno in Sardegna, nella provincia di Oristano, dove è in corso una lotta all’ultima radice per debellare la corposa invasione vegetale. Continua a leggere

Addio alla mela di Adamo ed Eva?

L’Eden, il paradiso del racconto bibblico, ce lo immaginiamo come un giardino colmo di fiori e frutti. Ma forse invece dovremmo pensarlo come qualcosa di simile alle remote foreste sulle montagne del Kazakistan: è proprio infatti che cresce il Malus sierversii, l’antico melo selvatico che nutrì Eva con il suo frutto proibito, sancendo la scacciata degli uomini dal “giardino di Dio”.

Nonostante questo fato avverso, per ironia della sorte, è proprio questa la pianta che dobbiamo ringraziare perché progenitrice di tutte le varietà di mela che troviamo oggi al super. Dal melo selvatico sono infatti derivate tutte le altre mele… Dovrebbe quindi essere una specie custodita gelosamente. E invece, a quanto denuncia l’Associazione Alma, le rare foreste di meli selvatici sono in pericolo. Continua a leggere

Arriva l’extravergine buono per le ossa

Grazie all’aggiunta di vitamina D, questo particolare olio extravergine d’oliva sarà consigliato a chi soffre di osteoporosi. Il numero potenziale di clienti per questo alimento? Quattro milioni e mezzo di italiani, e il trend rischia di essere in aumento visto l’allungamento dell’aspettativa di vita. Presentato a Napoli, l’olio extravergine di oliva arricchito con la vitamina D mira a prevenire la fragilità nelle ossa. Continua a leggere

Al posto delle Torri Gemelle, il grattacielo più “eco” del mondo

A sinistra la Freedom Tower di New York

E’ ancora in fase di realizzazione (bisognerà aspettare probabilmente ancora un anno per vederlo terminato), ma questo grattacielo fa già parlare di sè. Vuoi perchè la “Freedom Tower” (la torre della libertà) sorgerà proprio dove una volta si stagliavano le Torri Gemelle, vuoi perchè sarà il grattacielo più alto degli Stati Uniti, strappando così il primato alla Willis Tower di Chicago.

Ma anche perchè questo gigante progettato per raggiungere i 541 metri di altezza sarà il grattacielo più sostenibile del mondo, un vero e proprio gioiello della tecnologia ‘green’. Continua a leggere

Petra: in mezzo al deserto una città di acqua e fiori

Chi visita l’antichissima città di Petra in Giordania si stupisce per le sfumature rosse e rosa della pietra arenaria in cui la città è scolpita. Degli incredibili colori dell’alba e del tramonto sulle pareti e tra i canyon. Ma non è preparato a vedere fiori in mezzo al deserto. Eppure è proprio quello che gli antichi abitanti, i Nabatei, erano riusciti ad ottenere. E non parliamo solo degli stupendi cespugli di oleandri rosa che ancora oggi punteggiano il percorso verso “la città di pietra”. Grazie ad una grande perizia nell’arte idraulica e ingegneristica, questo popolo di nomadi, che aveva scelto quel sabbioso angolo tra le rocce a strapiombo come propria capitale, ha creato più di duemila anni fa una delle opere più particolari che si possano trovare nella storia del Medio-Oriente. Continua a leggere

Cosa seminare a gennaio in vaso? Carote rotonde!

Orto sul terrazzo, orto sul balcone: se ne parla tanto ma poi, passare al concreto, ci troviamo a chiederci: “Ok, voglio provare ma… da dove comincio?” Per noi gente di città, l’0rto non è materia immediata e meno ancora lo sono le operazioni che un tradizionale orto in terra richiede. Negli appartamenti si dispone di spazi diversi e piccoli, per giunta. Ma sta a noi considerare questo dato di fatto come un ostacolo o come un’opportunità! Per esempio, il pianerottolo è un’area protetta che può essere utile per i novelli ortobalconauti urbani: può ospitare un paio di vasi che lì in casa proprio non ci stanno. Un’idea per seminare qualcosa adesso mentre fuori fa ancora troppo freddo? Le carote! Magari scegliendo quelle con la radice corta e arrotondataContinua a leggere