Anguria, il salva-vita low cost dell’estate

Adesso la si può comprare intera a prezzi bassissimi, anche 15 centesimi al chilo. E mangiarla è come bere l’acqua: l’anguria ne è composta infatti al 95%. Questa realtà che tutti diamo per scontata, non  molti lo sanno, ha però anche salvato la vita ai contadini del Sud nel passato. Secondo Ciro Vestita, medico dietologo e fitoterapeuta, l’anguria, con la sua  ‘riserva pura’ di acqua biologica, ha protetto la salute dei contadini del Sud che, in estate, mangiandola nei campi, potevano dissetarsi senza bere l’acqua dei pozzi di cisterna, uniche fonti idriche nei periodi di siccità. Ma si trattava di acque inquinate, poco salubri. L’anguria, con i 10-12 litri contenuti in un frutto, era dunque a quei tempi un autentico “salva-vita” vegetale.

E i pregi di questo splendido frutto gigante non finiscono certo qui. Molti pensano che l’anguria vada mangiata con parsimonia d’estate a causa del suo contenuto di zuccheri e del suo effetto “gonfiante”. In realtà queste due obiezioni centrano esattamente i grandi benefici di questo frutto. Secondo Vestita, l’anguria infatti è un dono “magico” della natura, perfetto per chi è a dieta o vuole disintossicarsi.

“Il giorno dopo una cena o un pranzo molto calorici si può mangiare solo anguria, fino a 3 kg. Ci si sente in forma, senza sensazione di fame e con pochissime calorie”. Le fibre del frutto, infatti, si comportano come un palloncino naturale. Si imbibiscono di acqua e ‘saziano’ completamente. Per questo si tratta anche di un ottimo spezza-fame. Inoltre l’anguria stimola la diuresi e quindi aiuta a sgonfiare”.

Non solo: si può mangiarla quasi intera. Tranne per i bimbi, gli adulti possono mangiarne anche i semi, ricchi di sostanze benefiche. Perfetta anche la parte un po’ più verde, quella che di solito si scarta perché meno saporita: “In questa zona del frutto si decuplica il contenuto di steroli e polifenoli”, aggiunge l’esperta, steroli vegetali contrastare il colesterolo cattivo. Da tener presente solo un’accortezza: mangiare l’anguria non subito dopo il pasto perché “la ricchezza di acqua diluisce i succhi gastrici e rende difficile la digestione”.

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