Ritorno di freddo a primavera, in Trentino si ghiacciano i meli in fiore

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Meli sotto ghiaccio: è questo lo spettacolo che si presenta in questi giorni nei campi del Trentino Alto Adige specializzati nella coltivazione delle famose mele. E proprio il freddo pungente in questo momento, con fiori aperti e tanti boccioli che si schiudono, in piena ripresa vegetativa, potrebbe danneggiare gli alberi da frutto. Per ovviare a questo problema, in Trentino si adotta una procedura molto particolare: si ghiacciano gli alberi.

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Meli ghiacciati che sembrano sculture di vetro di Murano

Questi giorni non ci hanno regalato le miti temperature primaverili ma ci hanno invece sorpresi con un brivido tipico di gennaio. E questo vale anche per le piante, in particolare per gli alberi da frutto che in questi mesi ci stanno regalando le loro fioriture più belle grazie al quale avremo più tardi nella stagione i loro meravigliosi frutti sulla nostra tavola.  Proprio per proteggere la fioritura – e quindi la produzione che la seguirà, dai danni delle temperature sotto zero,  i meli vengono irrigati durante la notte.

Gli alberi vengono bagnati con un sottile velo d’acqua che, con il calo della temperatura poi gela, costituendo una specie di guaina naturale che isola i freschi nuovi getti dall’aria. Gli agricoltori vengono avvertiti del rischio gelo da una sirena, simile a quella della protezione civile. In mattinata poi il ghiaccio si scioglie quando il sole lo tocca.

Si crea così nelle vallate altoatesine un paesaggio che ricorda le atmosfere delle favole: in questi meleti – creazioni sotto vetro in grado di fermare il tempo con fiori e boccioli cristallizzati in un attimo eterno, sembra quasi di vedere aggirarsi, perfettamente a loro agio, il Cacciatore e la Regina di Ghiaccio….

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