I fiori del Festival di Sanremo? Valgono più di 2,5 miliardi di euro

2,5 miliardi di euro: beh, sono tanti. A volte non ci si pensa, ma è questo il valore a cui ammonta il settore che in Italia raggruppa ben 27mila aziende con 100mila professionisti che si occupano del cosiddetto “verde”: fiori, piante e alberi presenti negli ambienti che frequentiamo, in parchi, viali, giardini, condomini e strade come nei negozi dei fioristi, nei vivai e nei garden center. Parole importanti a sottolineare i numeri, quelle del Ministro Martina, fiero di sostenere questo Made in Italy floreale di cui spesso il Belpaese ha poca consapevolezza, nonostante la sua illustre corposa tradizione e che vediamo apparire, in rappresentanza, sul palco dell’Ariston al Festival di Sanremo trasmesso in questi giorni.  

Uno degli strumenti che il Ministro considera strategici? Il bonus per orti e giardini, il famoso Ecobonus proposto al governo seguendo l’idea di allargare agli spazi verdi le agevolazioni fiscali presenti da tempo nel mondo dell’edilizia. Secondo Martina, “l’idea di un bonus verde come quello per l’edilizia deve essere presa in considerazione come investimento strategico” e continua – “Credo vada un’analisi sugli incentivi al verde urbano: si tratta di un settore cruciale anche per rendere sempre più sostenibili le nostre città e contribuire così alla protezione della salute dei cittadini, a partire dai più piccoli.”

Il Festival della Canzone ogni tanto sembra non saperlo, ma ha dietro la sua vetrina centinaia di aziende e famiglie italiane che lavorano senza sosta prendendosi cura e coltivando splendide piante da fiore che sono stati storicamente il vanto e l’orgoglio del paese. Piante, sì. Come quelle che producono corolle perfette per quei meravigliosi bouquet che ogni anno la kermesse si pregia di offrire agli artisti sul palco, tra lo sfolgorio dei flash e delle luci.

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