Castelluccio, dopo il sisma i turisti tornano per le lenticchie in fiore

Pennellate multicolori splendono nell’aria frizzantina dei 1500 metri che si gode osservando Pian Grande, l’immenso pianoro circondato dalle montagne di fronte a Castelluccio da Norcia, paese di origine delle deliziose lenticchie a marchio igp. E’ questo lo spettacolo che sta riportando i turisti, armati di obiettivo, nella zona che il terremoto di ottobre 2016 ha martoriato. E i 300 turisti di questi ultimi due giorni sono un successo da festeggiare, perché parlano di una semina difficilissima nonostante la cittadina sia stata rasa al suolo dal sisma e le strade d’accesso alla piana fossero tutte sbarrate.

Il servizio navetta messo a disposizione dal Comune e dalla Pro loco nursina, al costo di 15 euro, ha anticipato di una settimana la riapertura della strada provinciale 477 prevista per l’8 luglio. L’iniziativa ha però creato anche polemiche, con cartelli da parte di gruppi di abitanti che vorrebbero che il servizio fosse gratuito e parlano di speculazione sul territorio. Altri rivendicano che la strada è stata aperta solo grazie alle insistenze degli agricoltori che, nonostante il sisma e la scarsa agibilità del percorso con mezzi agricoli, hanno fatto pressione per poter ugualmente seminare le lenticchie nella piana. Nei giorni scorsi le navette dei turisti hanno persino trovato chiodi sulla strada che hanno forato le gomme, si sta indagando se posti volontariamente o residuo del cantiere.

Il clima di insoddisfazione non ha però fermato quei turisti che in questi giorni sono venuti anche senza prenotazione da Mantova, Verona, Pisa e Roma ad ammirare il gioioso spettacolo delle fioriture del Pian Grande, caratterizzate da un palette create dal rosso di migliaia di papaveri, dall’azzurro accecante dei fiordalisi, dal bianco splendore delle margherite e dall’intrigante lilla dei fiori di lenticchia.

Certo, siamo ancora lontani dai 25 mila turisti del borgo pre-sisma, e la ricostruzione è ancora lontana, ma la presidente della Regione, Catiuscia Marini, ha sostenuto con forza l’iniziativa affermando: “La decisione assunta dal Comune di anticipare la visita alla piana e al borgo è da apprezzare nell’ottica di valorizzazione e ripartenza di tutta la Valnerina“.

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