Bonus verde: Fanucci punta alle migliorie

Che diventi una misura strutturale, che possa dunque essere utilizzata senza preoccuparsi che da un anno all’altro l’opportunità “sparisca”. E che venga aumentata la percentuale di sconto, ora fissata al 36%. E che cresca il tetto massimo previsto per gli interventi ad abitazione, passando dai 5mila euro attuali ad una cifra maggiore. Sono questi i miglioramenti del bonus verde a cui punta il vicepresidente della commissione Bilancio, Edoardo Fanucci, espressi durante la conferenza stampa tenutasi ieri, 25 ottobre, alla Camera dei Deputati e trasmessa sulla Rete in diretta streaming alle 17.30.

L’inedita misura fiscale non è ancora partita che già si pensa a come ampliarla e migliorarla. Perché le qualità positive non mancano di certo: altro che “bonus dei fiorellini”, rivendica Nada Forbici di Assofloro, il bonus verde “è un incentivo che fa bene al Paese e che farà respirare meglio le nostre città”.

Città più salutari ma anche più belle, conferma il presidente della commissione Ambiente alla Camera Ermete Realacci, incentivate da una misura che funziona in maniera non convenzionale, poiché “consente, attraverso atti di benessere individuale, di procurare benessere collettivo”. Un bonus in cui l’Italia per una volta è capofila, sottolinea il politico, poiché non esiste nessun altro paese che abbia un’agevolazione fiscale su giardini, terrazzi e orti privati e condominiali comparabili al bonus verde appena approvato nella Legge di Bilancio. Il Belpaese può dunque rappresentare un faro, indicando “una strada che potrà esser seguita anche da altri” soprattutto in vista del soprattutto del prossimo vertice delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici a Bonn.

Fortissima rimane l’attesa dei decreti attuativi che indicheranno le modalità e i campi di applicazione dell’ecobonus per area scoperte private e condominiali. Quello che prevede il testo è che il bonus verde riguarderà anche i giardini storici che, sottolinea Giuseppe La Mastra dell’Associazione Parchi e Giardini d’Italia, intervistato dal quotidiano Sole24Ore, potranno così rivendicare un ruolo nell’attrazione e distribuzione sul territorio del flusso turistico.

Intanto la contrattazione nelle sedi istituzionali, iniziata quattro anni e mezzo fa, non si ferma: direzione “up”, si punta in alto, verso un’Italia sempre più verde.

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