Le annaffia per 4 anni in ricordo della moglie. Poi scopre che sono finte.

Le accudiva con amore, quelle piantine nel bagno. La moglie, negli ultimi giorni della sua grave malattia, si era raccomandata tanto. Non dimenticare di annaffiare le piante, aveva detto. E lui così ha fatto: di fatto le sue attenzioni erano servite. Le piantine del bagno ricambiavano le sue cure poiché sfoggiavano una perfetta forma: verdi e lussureggianti, non mostravano neanche una foglia secca… L’anziano vedovo decide così di portarle con sé nella nuova casa. Solo allora si accorge che in realtà si tratta di piante finte

Sembra una storia agrodolce inventata da un bravo scrittore, invece è successo davvero. Lo ha raccontato con grande sense of humor su Twitter la figlia, Antonia Nicol, che lavora come pompiere a Londra, in un post datato 19 gennaio che ha emozionato il pubblico dei social, collezionando da quel giorno ad oggi quasi un milione e mezzo di “Mi Piace”. 

L’anziano padre era talmente devastato dalla morte dell’amata moglie, con cui formava da una coppia collaudata e serena da molti anni, che non si è mai accorto che le felci di casa erano di plastica. Salvo domandarsi spesso come mai in quel punto si formasse spesso un’antipatica pozza d’acqua…

La vicenda ha talmente toccato nel cuore che ad Antonia Nicol è arrivato per posta da parte di sconosciuti un bouquet di fiori, accompagnato da un vasetto con una felce, stavolta viva e vegeta. Il biglietto esprimeva un emozionato omaggio alla dedizione del papà verso la burlona compagna scomparsa.

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