Addio liti condominiali per giardini, piante e fiori?

Sono circa 160 mila le cause civili pendenti per liti su questioni condominiali: e la cifra si riferisce solo alla Sicilia. Neanche a dirlo, una delle dolorose voci è il verde, dalle discussioni per il giardino condominiale ai contrasti su foglie cadute, piante che debordano, annaffiature, ecc. La stima arriva in questi giorni dal Codacons che rileva quanto sia facile che litigi e acredini tra vicini di casa finiscano nelle aule di tribunale. Ma come mai piante e fiori possono diventare motivo di così forte contrasto?

Colpa del cattivo carattere? Non sempre. Basta osservare i palazzi milanesi per capire che le piante, in questi edifici di città, raramente sono previste: e non solo a livello dello spazio fisico che andrebbero ad occupare (cosa vuoi che ci stia in una balconetta classica, che raramente supera i 20cm di larghezza e poco più di profondità??). Quello che non viene valutato sono le loro necessità.

Fori nelle fioriere che permettano il drenaggio dell’acqua in eccesso e tubi o grondaie che la raccolgano portandola senza danni fino al terreno, in uno spazio dove venga assorbita, sono rarissimi. Per non parlare dei ridottissimi metri quadri per balconi e terrazzi, a cui si aggiungono esposizioni infelici e a volte scarsa circolazione d’aria, che rendono la vita faticosa e insalubre non solo ai vegetali ma anche a chi quegli spazi li abita e li vorrebbe godere, dopo averli pagati a carissimo prezzo. Insomma, quante liti condominiali si potrebbero facilmente evitare se i palazzi dove abitiamo fossero finalmente flower-friendly?

Forse però uno spiraglio di luce si intravvede in questi giorni: piante e fiori stanno stringendo accordi con costruttori edili e amministratori condominiali. Come? Assofloro, associazione di florovivaisti che si muove a livello nazionale, sta stipulando convenzioni con Assimprendil ANCE (Associazione delle imprese edili e complementari operanti nelle province di Milano, di Lodi e di Monza e Brianza) e con ANACI (Associazione Nazionale Amministratori Condominiali e Immobiliari). La presentazione degli accordi è prevista per giovedì 22 febbraio in occasione del convegno “Nuovi strumenti e opportunità per la filiera del verde” alla manifestazione My Plant & Garden a Milano (Rho-Fiera).

Queste convenzioni dovrebbero consentire una reciproca contaminazione tra i diversi settori, in modo che imprenditori edili e amministratori comincino a conoscere meglio il verde, dando così una nuova impronta “vegetale”, più corretta e consapevole, alle loro attività. Il che significa maggiore confort rispetto al tema di giardini, piante e fiori soprattutto per chi andrà ad abitare nelle case e nei condomini coinvolti nella svolta verde… Con buona pace dei tribunali del Belpaese e un ottimo risparmio per le tasche (e il benessere psicologico) dei condomini… 😉

4 risposte a “Addio liti condominiali per giardini, piante e fiori?

  1. Costruito ad inizio del ‘900, con 49 abitazioni totali, è il felice risultato di un modello di sharing economy condominiale. Raccolta olii esausti, pile, raee e farmaci scaduti, orti urbani in cortile con sono alcuni dei servizi messi a disposizione per questa significativa realtà condominiale.

  2. Le spese straordinarie come per esempio l”installazione della video sorveglianza, ricadono come previsto nelle spese ordinarie? Nel caso in cui risultino immobili invenduti, il costo ricade non sul costruttore (invenduto) ma su tutti i proprietari? Il regolamento condominiale afferma che le spese ordinarie al 70% debbano ricadere su tutti i proprietari ma, non dice che anche le spese straordinarie debbano ricadere con la stessa percentuale. Grazie

  3. Le spese straordinarie come per esempio l”installazione della video sorveglianza, ricadono come previsto nelle spese ordinarie? Nel caso in cui risultino immobili invenduti, il costo ricade non sul costruttore (invenduto) ma su tutti i proprietari? Il regolamento condominiale afferma che le spese ordinarie al 70% debbano ricadere su tutti i proprietari ma, non dice che anche le spese straordinarie debbano ricadere con la stessa percentuale. Grazie

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