Fiorisce ora in città l’acero riccio dalle corolle verde mela

Letteralmente splende, rispetto ai suoi compagni ancora senza foglie, o che mettono in mostra in queste settimane solo un accenno di timide gemme. Carico di infiorescenze sferiche composte da fiorellini di un insolita tonalità verde mela, porta con sé la luce delle prime belle giornate. Rami nudi contro il cielo azzurro, l’acero riccio (Acer platanoides) si sveglia presto e fa splendere così la primavera nelle nostre città umide e ancora infreddolite, di cui decora con stile sia i filari lungo i viali che i parchi.

Non facciamo spesso caso agli alberi che vivono nelle nostre vie e piazze, nonostante dividano con noi gli spazi proprio sottocasa. Eppure vale la pena farlo. Fortissimo il suo legno pregiato, molto resistente all’inquinamento delle nostre città, esteticamente l’acero riccio si distingue per la particolare eleganza delle foglie palmate – simili a quelle del platano, come indica il suo nome botanico “platanoides”, ma più appuntite – che spunteranno dopo i fiori. E’ un albero che fa parte del paesaggio europeo da molto molto tempo.

Ma quando le belle foglie sono verdi, ci capita raramente di alzare gli occhi per ammirarne le forme: ingiustamente, il nostro sguardo frettoloso fa rientrare la raffinata chioma nella nostra percezione indistinta del verde pubblico. Soprattutto ora, invece l’acero riccio si fa notare lungo le vie, quando l’assenza delle foglie dona risalto alle sferette di fiori verde acido, molto graditi alle api.

Una specie di albero da tenere con cura, evitando potature, men che mai quelle intense, che danneggerebbero il portamento della pianta e ci farebbero perdere interamente questo splendido spettacolo giallo-verde.

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