Fioriera autunno-inverno con sorpresa: splendida fino ad aprile!

Addio petunie, surfinie e gerani: fra qualche settimana, dovremo per forza salutare i bei fiori stagionali a causa del calo delle temperature. Cosa mettere dunque al loro posto nelle nostre balconette? Ecco qualche proposta floreale di Fiori&Foglie che, con l’indispensabile appoggio dei Garden Viridea, consiglierà specie e varietà scelte per la loro capacità di rendere i nostri spazi esterni verdi e belli fino ai primi tepori della primavera. La prima proposta è una sontuosa fioriera che anticipa le sensazioni delle feste con le sue sfumature bianche e argento, le bacche colorate, su una base di profumate tonalità glauche e fogliami morbidi, e non manca una sorpresa: a marzo, nella stessa fioriera, spunteranno narcisi candidi come la neve!

FIORIERA “BIANCO ARGENTO CON SORPRESA”:
– 2 Timo ‘Faustini’ (circa 2,5 euro)
– 2 Senecio (circa 2,00 euro)
– 2 Edera variegata (circa 3,50 euro)
– 2 Solanum pseudocapsicum a foglia variegata (circa 5,00 euro) ‘Ivema’
– 5-6 Narcissus triandrus ‘Thalia’ (bulbi in sacchetto, circa 4 euro), varietà a fiore bianco

– balconetta color antracite con sottovaso: circa 8 euro
– occorrente: terriccio, stallatico in mini pellet, argilla espansa

Narcisi ‘Thalia’

COMPORRE LA FIORIERA:
Abbiamo utilizzato cassette di plastica di circa 60 cm di lunghezza e 20 di profondità. Ricordate di stendere sul fondo un piccolo strato di un paio di centimetri di palline di argilla espansa che ricoprirete con un velo di terriccio e qualche pugno di stallatico in pellet, che servirà a nutrire le piante tutto l’inverno. A questa profondità, potete piantare i bulbi di narciso, con la punta all’insù, preferibilmente in gruppo, vicini senza che però si tocchino, per una composizione più d’impatto.

‘Thalia’ è una varietà di narciso particolarmente elegante e resistente, alta 30 cm, che produce più di un fiore per stelo e che si può tranquillamente piantare anche in giardino. Coprite i bulbi con il terriccio e sopra, disponete le vostre piantine: timo (sotto, aggiungete un pugno extra di palline di argilla, per favorire il drenaggio) e Senecio in secondo piano (il suo fogliame morbido fa pensare alle coperte e ai tessuti del Natale!), le edere ai lati e davanti il Solanum (che manterrà le belle bacche colorate – non edibili – per tutto l’inverno). Coprite gli spazi vuoti con il terriccio, pressando leggermente con le mani, e date una bagnata lenta e profonda all’intera fioriera.

 

CURARE LA FIORIERA:
Queste fioriere sono fatte per durare: si tratta di piante robuste che non soffrono il freddo e mantengono bene il fogliame per tutta la cattiva stagione e oltre. Amano l’esposizione al sole invernale. Se qualche punta del Solanum si bruciacchia con il gelo intenso, tagliate le punte del rametto: la pianta le farà ricrescere senza problemi a primavera. Il Timo intanto profumerà di spezie il vostro inverno!

Bagnate le fioriere bianco argento una volta alla settimana finché le temperature sono ancora miti e non piove. Quando raffredda, bagnate leggermente ogni 15 giorni. Verso febbraio vedrete spuntare le foglie verde glauco dei narcisi, che fioriranno con le prime belle giornate. A primavera inoltrata, potrete mettere le vostre fioriere invernali “a riposo” in un angolo e sostituirle con altre, che sfoggeranno i fiori della bella stagione!

NOTA
Riprende la rubrica di Fiori&Foglie dedicata ai balconi e ai terrazzi, spazi di solito disponibili negli appartamenti di città. Bando ai grandi investimenti, le fioriere e le ambientazioni proposte sono assolutamente a portata di tasca grazie ad un range di spesa contenuto. I Garden Viridea, a cui vanno il sentito ringraziamento del blog, danno modo a voi che ci seguite di trovare facilmente nei loro numerosi punti vendita le piante citate.

4 risposte a “Fioriera autunno-inverno con sorpresa: splendida fino ad aprile!

    • Ciao Sonia,
      puoi contare sui ciclamini in inverno solo se si tratta di quelli a fiore piccolo, resistenti al gelo.
      Quelli a fiore grande infatti appena vengono toccati dal ghiaccio “lessano”, come si dice, perdendo tutto il loro potenziale decorativo.

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