La pianta acquatica che ha invaso il Po? Forte e femmina

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I cittadini si lamentano che “il Po è sporco”, i turisti invece lo trovano decorativo e scattano foto dai Murazzi alla nuova veste tutta verde del fiume piemontese: un tappeto vegetale smeraldino di piante acquatiche (niente alghe) – composto soprattutto da lenticchie d’acqua (Lemna minor) e punteggiato da “cespugli” galleggianti di miriofillo (Myriophyllum aquaticum) – ha coperto ampi spazi lungo le rive, soprattutto nel tratto più in vista, quello in centro città, di fronte alle scenografiche arcate nella panoramica piazza Vittorio Veneto. Abbiamo chiesto un parere a Roberto Pellegrini, esperto di ecosistemi acquatici e da quello che ci ha raccontato, di fronte abbiamo di sicuro un osso duro… Continua a leggere

Calda estate tra il verde e l’azzurro dei fiumi italiani

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Acque limpide e fresche che scorrono allegre, la luce che gioca con i riflessi, legni scuri portati dalla corrente e intorno, alberi, piante, erbe e fiori curiosi che spuntano fra la ghiaia o crescono direttamente sulla riva, con i “piedi” nell’acqua. E’ il modo sconosciuto dei fiumi di cui la nostra Italia è piena, che possono diventare meta per una gita di un giorno ma anche più. Spesso scelti dai turisti più avventurosi che, grazie alla tenda, si godono più giorni in angoli di paradiso isolati, ombreggiati dalle fronde e poco in vista. E’ un’esperienza speciale, il fiume: fuori dalle rotte del turismo di massa, porta con sé il silenzio e spesso l’asprezza dei luoghi poco frequentati e pochissimo noti. Continua a leggere

Meno acqua alle piante se gli metti… il pannolino!

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Mettere un pannolino nei vasi delle piante sul balcone. Assurdo? No invece, l’idea è di quelle buone e si basa sulla capacità dei pannolini di assorbire una grande quantità d’acqua mantenendo umido il terreno, e riducendo di conseguenza le annaffiature, necessariamente corpose in questi giorni di caldo estivo. Quando il caldo raggiunge punte di 30 e passa gradi, il balcone o il terrazzo ci costringono infatti ad una corvée aggiuntiva: nei piccoli vasi sembra infatti che l’acqua per le nostre amiche vegetali non basti mai. Il problema diventa urgente per piante da fiore in pieno sole come surfinie e gerani, contenute in strette balconette. Se dunque vi avanza un pacco di pannolini dei vostri bimbi o avanzano a qualche coppia di amici o vicini di casa, utilizzarli nei vasi potrà rendervi più comoda la vita con le vostre piante d’estate. Curiosi? Ecco come fare! Continua a leggere

Dry garden: piante e fiori belli con meno acqua

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Meno consumo d’acqua: la direzione verso cui si stiamo muovendo è questa, come conferma anche il giardino premiato al Chelsea Flower Show 2016. I cambiamenti climatici ci obbligano a ripensare i nostri spazi verdi, siano essi giardini o terrazzi, in particolare mettendo in questione alcune scelte classiche. Una su tutte? Il prato, grande consumatore di acqua nei giardini, e le piante da fiore che nei ristretti vasi su balconi  e terrazzi soffrono mortalmente la sete appena il caldo comincia a insistere sulle città. La nostra scelta delle piante deve dunque cambiare: pensiamoci ora, prima che arrivi il caldo africano! Questo tipo di approccio al verde si chiama “dry gardening” e non implica necessariamente sacrificare bellezza, anzi: secondo gli esperti di Viridea, può tradursi in una scelta di stile e designContinua a leggere

Brutto tempo? In città servono i giardini della pioggia

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Strade che si trasformano in ruscelli, scoli e tombini intasati dalla troppa acqua, prati talmente bagnati da diventare piccole paludi. La città non reagisce bene agli eccessi di acqua piovana che si sono fatti più frequenti negli ultimi anni anche alle nostre latitudini. Le piante però possono fornire una soluzione, esteticamente gradevole e soprattutto efficiente, grazie ai cosiddetti “rain gardens” ovvero giardini della pioggia. Si tratta di aiuole create in leggeri avvallamenti il cui il substrato è costituito in gran parte da materiale fortemente drenante come la ghiaia, che viene popolato di piante a bassissima manutenzione. L’acqua scorre all’interno dell’area verde e viene filtrata, ripulendosi da gran parte degli inquinanti raccolti dai tetti e dalle superfici solide, per poi scorrere via in profondità verso la falda. Continua a leggere

Tanto caldo? Con le tappezzanti meno acqua alle piante

Skimmia con Sedum 'Ogon'

La Skimmia in cassetta ospita ai suoi piedi una tappezzante con foglioline chiare a contrasto: è il Sedum ‘Ogon’

Arriva l’estate sui nostri balconi e terrazzi. Le temperature sono in aumento e presto le nostre piante in vaso ci chiederanno più annaffiature, anche due al giorno, pena vederle presto esauste per la sete. Questo è dovuto soprattutto al modo in cui le coltiviamo: poca terra e piccoli vasi non permettono alle piante di cercare da sole l’umidità allungando le radici nel terreno. Ma qualcosa possiamo fare per aiutare i vasi a disidratarsi meno in fretta: e una mano ce la danno piccole piantine, le cosiddette tappezzanti o coprisuolo, capaci di ricoprire in poco tempo la superficie del terreno nei vasi. Basse e discrete, ridurranno sensibilmente la necessità di irrigare continuamente, senza infastidire i fiori protagonisti del vostro spazio verde. Ecco delle ottime candidate, tutte da provare! Continua a leggere

Arriva lo spray anti-sete per le piante

Un classico dell’estate: appena arrivano i caldi più intensi, per chi ha un balcone verde scatta la corsa a bagnare le piante, spesso tutti i giorni. Ma c’è una notizia che potrebbe dare speranza a chi vorrebbe più soddisfazione e meno fatica: in laboratorio è stato ottenuto un ‘sosia’ dell’ormone dello stress delle piante, che le aiuta a difendersi dalla siccità. Basta spruzzarlo sulle foglie per ottimizzare la loro capacità di usare l’acqua, dunque potremo doverle bagnarle di meno. Il risultato si deve ai ricercatori dell’università della California a Riverside, che pubblicano i loro esperimenti su Pnas, la rivista dell’Accademia americana delle Scienze. Continua a leggere