Il giardiniere in cucina: le ricette con i fiori di Libereso Guglielmi
Daniela
Libereso Guglielmi è un nome noto a tutti quelli che amano il verde e il giardinaggio in Italia: indica un personaggio tutto particolare cresciuto a pane e piante lavorando fianco a fianco con Mario Calvino, appassionato botanico come del resto la moglie, padre del celebre scrittore Italo e primo direttore del centro sperimentale di floricoltura di Sanremo. Durante la sua variegata vita (inclusi i dodici anni come capogiardiniere presso l’Università di Londra), il “giardiniere di Calvino” ha accumulato un bagaglio di sapere vastissimo ed eterogeneo, che lo ha portato ad una conoscenza profonda di piante e fiori, compreso il loro lato commestibile, messo alla prova dal suo essere da sempre vegetariano.
L’uso di erbe e fiori spontanei in cucina fa dunque preziosa parte della sua esperienza. Ed è quella parte che condivide con i lettori del suo nuovo libro uscito da poco. E dopo la zuppa melokhia, gli gnocchi dolci di castagne, le omelette di tarassaco, i fichi fritti e la conserva di fiori di borragine, solo per citarne alcuni, del primo volume, (Oltre il giardino: le ricette di Libereso Guglielmi), ecco arrivare altre curiose ricette con Cucinare in giardino: le ricette di Libereso Guglielmi. Altro appassionante viaggio tra gusti e sapori inediti di madre-natura: un dono dal giardiniere convinto che in ogni scuola dovrebbe esserci un giardino di piante commestibili, così che i bambini possano imparare sotto la guida attenta degli adulti, a gustare (e amare) piante e fiori sin da piccoli.
Altre risorse Volete approfondire e conoscere meglio Libereso Guglielmi?
Cercate in Rete il video-documentario di Roberto Prina: “Libereso Guglielmi, l’uomo che mangia le piante”, ne vale la pena!