Fiori e Foglie

Clitoria, rampicante dall’animo rosa che in cucina regala il suo blu

In Malesia i suoi fiori li usano per creare il nasi kerabu, un piatto in cui il protagonista è il riso blu. Ma anche il té blu o l’aceto blu sono molto utilizzati, per non parlare del dolce di riso blu. A dare a questi cibi la curiosa colorazione sono i fiori essicati dalla forte tonalità blu cina di una pianta rampicante esotica dalla crescita veloce e vigorosa: la Clitoria ternatea. Chiamata Butterfly Pea, questa pianta estremamente decorativa si può seminare facilmente in vaso anche da noi. Si tratta di una pianta, perenne e sempreverde nelle regioni ad inverno mite, con cui è possibile ricoprire piccoli pergolati, che fiorisce per tutta la bella stagione. E una parte dei bei fiori potrete usarli in cucina, per creare dei piatti che impressioneranno sicuramente i vostri ospiti…

La Clitoria è una rampicante volubile che appartiene alla famiglia delle leguminose, con delle belle foglie verde medio, che inizia a fiorire nel giro di poco più di due mesi dalla semina. La forma dei fiori è assai curiosa, come indica il nome, spiccatamente femminile. Esiste a fiore semplice, ma ancora più decorativa (e un poco più rara) a fiore doppio: e il suo blu intenso non passa mai inosservato! Per ottenere la colorazione, totalmente naturale, basta bollire in poca acqua una manciata di fiori essicati, assolutamente commestibili.

COME COLTIVARE LA CLITORIA
La clitoria si può seminare in vaso come in terra a partire dal mese di maggio, o comunque da quando la temperatura si stabilizza al di sopra dei 10-15 gradi. I semi si trovano anche online su Ebay. In vaso si può usare terriccio universale mischiato a torba con uno strato di un paio di centimetri di palline di argilla espansa sul fondo, per assicurare il defluire dell’acqua in eccesso. La posizione ideale è quella in cui riceve almeno mezza giornata di sole. Ricordatevi di fornire al seme sin da subito un sostegno su cui avvolgere il fusticino. Nelle zone al nord bisogna proteggerla in inverno.

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