Ad Orticola, Fiori & Foglie c’è stata, inaugurazione compresa. L’aperitivo che riunisce la Milano bene è avvenuto giovedì intorno alle 19.00, dopo il discorso di apertura ma la parte interessante è stata osservare gli ospiti, tantissimi in verità, che passeggiavano per la mostra.
L’accessorio più utilizzato è stato, oltre ai prevedibili vestiti a fiori, il cappellino, in tutte le fogge. L’evento infatti si presta alla creatività, richiamando il lusso e l’eccentricità che le signore dell’alta società inglese sfoggiano tradizionalmente durante il Royal Ascot, il concorso ippico più famoso al mondo.
Imperdibili per esempio il cappellino con la bicicletta, con tanto di orsacchiotto nel cestino o l’agreste cerchietto rivestito di edera mentre ho molto apprezzato la soluzione economica con cappellino di paglia e rosa fresca di taglio dell’ultima ora oppure (ma meno economica di sicuro) il cappello a tesa larga con lunghe cocche di chiffon a cui erano state applicate corolle di fiori e farfalle, il tutto abbinato a scarpe con cinturino floreale alla caviglia in tinta. Chicche queste, che facevano da contrappunto ad una folla di buona società in ghingheri ma pur sempre con l’eleganza sartoriale del Made in Italy.
Insomma, Orticola è una fiera di piante, ma di sicuro è soprattutto una fiera di persone: uno spaccato di società che è raro vedere esprimersi, se non in contesti più ristretti e decisamente meno alla portata dello sguardo comune.