In occasione della mostra-mercato di Orticola espongono di solito alcuni progetti di paesaggismo a tema. Quest’anno mi sono particolarmente soffermata sui progetti vincitori del concorso perché il tema mi sembrava particolarmente interessante. Si trattava di realizzare, appunto, dei piccoli giardini con poca spesa ma con gusto. In effetti analizzare gli unici due che hanno esposto la loro opera al pubblico forniva spunti di stimolo per una bella discussione. Perché di fatto l’idea non è scontata come può sembrare e, osservandoli, ho voluto sentire i pareri delle persone comuni sui progetti proposti. Ecco dunque qualche riflessione da parte di semplici “non addetti ai lavori”.
Il progetto vincitore, quello dell’Associazione “Verdisegni”
Il progetto di Francesca Fornasari
Entrambe le installazioni contengono proposte per l’utilizzo di materiali poveri o di recupero per coltivare. In particolare “tasche” di tessuto oppure sacchi di iuta riempiti di terriccio a cui sono stati praticati degli strappi dove piantare piccole perenni o aromatiche. Esteticamente la soluzione è bella da vedere ma non è che sia proprio il massimo della praticità: in un giardino anche piccolo sarebbe molto meglio usare la piena terra, più economica di lei non c’è nulla!
Peraltro entrambi tradiscono un’idea forse un pò modaiola del discorso “poca spesa”. Non è infatti consuetudine per le persone comuni procurarsi sacchi di iuta usati per il caffé, anzi: c’è il rischio che, con la corsa al bio e al naturale di questi tempi, la iuta costi ben di più dei due mattoni con cui creare un’aiuola! Con le piogge poi i sacchi ben presto comincerebbero a perdere il terriccio dagli strappi e riempirli di nuovo, avendo a che fare con le radici di piante già cresciute, non sarà di certo una cosa facile… Usare delle annuali si tradurrebbe invece in una spesa da rinnovare ogni anno.. Insomma, forse bisognerebbe puntare più a materiali davvero reperibili comunemente, più “standard” e alla portata di tutti, che non belli (e trendy) in sè.
Insomma, alla fine mi è parso che questo concorso si presti ad essere sicuramente di grande stimolo per ripensare ai costi di un giardino ma che debba forse considerare soluzioni più praticabili anche per il comune cittadino.