Fiori e Foglie

Come sarà il mazzo di fiori del quarto giorno del Festival?

Per stasera il menù floreale del Festival della canzone prevede un abbinamento brillante: un cuscino di garofani sormonta un letto di soffici mimose. Creato dalla flower designer Carla Simonelli, questo bouquet è un inno alla femminilità, con il prepotente richiamo del giallo solare della mimosa, protagonista da sempre della festa dedicata a tutte le donne. Svettano i garofani, i “fiori di Zeus”, in un tripudio di vanitosi petali finemente sfrangiati, omaggio vitale alla seduzione.

Entrambi i fiori scelti in questo bouquet sono storici simboli della produzione floricola sanremese. La mimosa infatti viene coltivata a Sanremo già dai primi decenni del ‘900 quando, dalla Costa Azzurra, si diffuse massicciamente in Riviera grazie alle condizioni climatiche per lei ideali. Amante degli inverni miti, l’albero di mimosa (Acacia dealbata) brilla della luce dei suoi fiori a ponpon quando fiorisce, a Sanremo in deciso anticipo nella stagione (con somma invidia della fredda Italia!). Con il tempo i suoi grappoli diventano l’emblema della femminilità con la Festa della Donna dell’8 marzo: donne di ogni età ricevono in quest’occasione un mazzolino di mimosa ‘Gaulois’, la varietà più richiesta. Il suo successo arriva all’estero: ogni anno carichi di mimose vengono esportati dalla Riviera in America, Giappone e persino in Olanda.

Snobbato da Romani e Greci, che non lo amavano, il garofano (Dianthus) si prende la rivincita con gli arabi, che ne capiscono il valore ed estraggono essenze pregiate dalle corolle. L’uso di coltivare garofani giunge in Europa solo al tempo delle crociate. A partire dalla fine dell’Ottocento i vivai di Provenza e Costa Azzurra da un lato, Toscana e Liguria dall’altro, fanno a gara per produrre i garofani più belli e richiesti sul mercato. Il tempo dello splendore però non dura, anche a causa delle mode che non lo vedono protagonista, e il garofano negli ultimi vent’anni perde smalto. In provincia di Imperia però ci sono ancora alcuni tra i più importanti ibridatori di varietà a livello mondiale. Ora i garofani creati a Sanremo vengono coltivati nel sud Italia, in Kenya, in Colombia e in Ecuador. In giardino molte specie di garofano a vegetazione bassa possono essere utilizzate con successo e danno il loro meglio, creando fioriti cuscini, coltivate tra i sassi che fanno risaltare le piccole corolle, come si trovano spesso in natura nei climi freschi di montagna o nelle rocciate vicino al mare. Si aggiungono due “bonus”: alcune varietà hanno un delicato e caratteristico profumo e un fitto fogliame glauco estremamente decorativo.

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