“Di fronte a – carceri terribilmente sovraffollate nelle quali non si vive decentemente, si e’ esposti ad abusi e rischi e, di certo, non si rieduca – descritte dal capo dello Stato Giorgio Napolitano, c’e’ davvero da chiedersi se l’Italia sia ancora il Paese di Cesare Beccaria” – ha argomentato il presidente Podesta’: “Pure il contatto con la Natura aiuta, del resto, a sensibilizzare i detenuti sulla necessita’ di impegnarsi in attivita’ utili alla comunita’ danneggiata nell’atto di consumare reati. E serve, al contempo, a ribadire davanti a quella stessa comunita’ che le persone in esecuzione penale vogliono ristabilire il legame sociale interrotto. Proprio in quest’ottica, nelle prossime settimane proporremo all’Amministrazione penitenziaria di coinvolgere, adottando tutte le misure di sicurezza del caso, un certo numero di detenuti nel Piano di riforestazione del territorio da un milione di alberi varato dalla Provincia di Milano”.