Fiori e Foglie

Peperoncini sul balcone e …in Rete

Facile dire “peperoncini”. Come se ne esistessero una decina al massimo. E invece no, sono centinaia (basta dare un’occhiata alla lista di Hotchili.it) le specie e le varietà di peperoncini più o meno piccanti, la stragrande maggioranza tropicali. Ma si possono coltivare anche dove fa freddo usando una serie di accorgimenti (trattandosi di piante perenni ma non enormi, si possono mantenere in vita riparandole in un luogo adatto della casa in inverno). E crescerli è estremamente divertente e interessante, tanto che in Rete c’è un mondo nascosto in cui moltissimi appassionati si ritrovano per conoscersi e condividere esperienze, trucchi e consigli. Per non parlare delle ricette (tipo quella della golosa crema di cioccolato al peperoncino). Insomma, un universo che vale davvero la pena scoprire.

Dei peperoncini si decantano le virtù culinarie e salutari sì, ma da qualche tempo guadagna terreno anche il lato estetico: con i suoi colori forti e vivaci, dalla padella, il peperoncino è saltato persino nei bouquet delle spose (oltre che in quello di laurea) o nell’arredo, in mazzi rosso fuoco adagiati in candida vaseria di porcellana. Insomma, l’uso di questa spezia sta contagiando tanti altri ambiti oltre la gastronomia. Oltre al piacere di produrlo da soli, per il consumo famigliare (a crudo o creando l’olio piccante), lo si cresce in vaso anche solo per l’effetto decorativo sul balcone, tra i fiori, a causa delle mille forme e colori di cui si pregia. I peperoncini infatti sono affascinanti: a forma conica, i più noti, ma anche di cappello del vescovo, di mela o a piramide e i colori variano con la maturazione fino a comprendere il viola e il nero, con frutti in diverse fasi di sviluppo tutti sulla stessa pianta (uno dei più belli? ‘Bolivian Rainbow’). E un bel “cespuglio” di peperoncino inoltre è perfetto anche in spazi contenuti: basta scegliere le varietà più compatte o agire con una potatura ad hoc.

Il nostro viaggio nel mondo di Messer Peperoncino continua visitando i siti che se ne occupano in Internet, ma che del peperoncino parlano in modo tutt’altro che virtuale. Ci sono molte persone infatti che dedicano tanto tempo e spazio alla loro passione più piccante. Chiaccherando con loro via pc (e non) scoprirete che cos’è “il metodo Scottex” o quant’è utile la camomilla per far germinare i semi. Se anche non siete soci dell’Accademia Italiana del Peperoncino (www.peperoncino.org) potete prevedere per l’anno prossimo un salto a Filetto, vicino a Chieti, al “Festival del peperoncino piccante“: la sesta edizione quest’anno si è appena conclusa (19-22 agosto 2010) ma non disperate: potete rimediare ad ottobre, con una gita a Parma, alla XIII Mostra Mercato del peperoncino.

E dopo aver assaggiato (prima però di mettere qualche peperoncino in bocca, meglio controllare la Scala di Piccantezza) le novità ed esservi fatti intrigare dall’idea di provare ad ospitare qualche ardito esemplare sul vostro balcone, magari comprando i semi online (ricchissimo il catalogo dell’Azienda Agraria Stuard) occorre imparare tutte le astuzie e i trucchi necessari ad un aspirante pollice verde. Come? Ecco che vi vengono in aiuto siti e forum completamente dedicati al tema: per esempio Peperonciniamoci.it (con un appuntamento a Torvajanica a settembre) o Pepperfriends.com Se poi diventerete davvero bravi, potrete anche partecipare alla gara del raccolto più abbondante confrontandovi a suon di …chili!

ATTENZIONE
C’è una piantina che si trova facilmente nei vivai che ha un aspetto simile al peperoncino con bacche rotonde gialle e rosse molto vivaci: è il solanum capsicastrum o “ciliegio d’inverno”. E’ estremamente decorativo ma, pur appartenendo alla stessa famiglia dei peperoncini, quella delle solanacee, genera frutti non commestibili (ma gli uccelli ne vanno pazzi!)

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