L’attrazione per uno stile di vita più legato alla natura si concretizza anche negli oggetti di cui amiamo circondarci e con cui facciamo bella la nostra casa. Era quindi ovvio che questa tendenza si sia evidenziata con forza al Macef (Salone internazionale della Casa), vetrina per eccellenza che dà “la linea” verso cui si muovono tutti i professionisti del design e della decorazione. L’edizione di quest’anno (quasi 80mila visitatori) si è svolta infatti già con una novità: un padiglione completamente dedicato all'”out-door gardening e pets”. Già questo fa capire quanto la relazione con lo spazio esterno stia cambiando e assumendo sempre più rilevanza nella vita di tutti i giorni. Ora l’ispirazione guarda ad oggetti che interpretino la natura nella sua veste più semplice, nelle sue forme più essenziali (che non significa povere) anche geometriche.
Allora ecco apparire decorazioni che portano il bello del verde nella casa: globi di finto bosso, muschio e fogliami, oltre ad elementi naturali che si intonano perfettamente alla stagione dell’autunno con la ricchezza dei suoi colori sì, ma soprattutto dei suoi materiali: il legno e le sue sfumature la fanno da padrone, anche reinterpretato in tinte chiare decapate, ad abbracciare fasci di steli. La casa fiorisce con pannelli appesi colmi di corolle delicate o quadri con rose come protagoniste nella loro unicità e nella pienezza della loro veste rosso fuoco oppure in “piastrelle” che ritraggono fiori sì ma anche verdure, mentre lampade e abat-jour si ricoprono di petali e i cuscini diventano rose.
Nelle proposte del Macef si parla già la lingua del Natale che, ai classici ori, argenti e rossi della festa (ma la palette di colori si amplia ogni anno di più), unisce il tema delle renne della tradizione nordica: candelieri e lampadari assumono la forma delle corna. Anche il lusso fiorisce: oltre ad orchidee (persino nere) e rose, compare una novità: la brugmansia fa capolino da imponenti vasi da cui pendono le sue splendide corolle imbutiformi.
I bouquet e i mazzi di fiori si riempiono di perle e cristalli per impreziosire, ma è la pura lana che ammorbidisce e lega gli elementi delle composizioni. Nel design floreale si presentano nuove vesti dai colori forti, che ricordano il sole dei paesi da dove provengono ora le rose più grandi e belle, Colombia ed Equador, mentre linee e forme nette colpiscono nell’oggettistica dal Kenia. Non più l’etnico della prima ora, ruvido e grezzo ma quello studiato e prezioso. Il sud del mondo sta arrivando per farsi largo: a colpi di colore.