Allo stesso tempo, la presidenza giapponese ha fatto sapere che gli Stati hanno concordato i contenuti del protocollo vincolante sulla “condivisione equa dei benefici” legati all’utilizzo delle risorse genetiche di animali, piante e microrganismi, che era uno dei punti più controversi in esame e che potrebbe far affluire miliardi di dollari alle nazioni in via di sviluppo. Il protocollo sulla ripartizione dei vantaggi derivanti dal patrimonio genetico (Abs), con le applicazioni possibili da parte delle indutrie farmaceutiche e della cosmesi, è stato fondamentale per fare i necessari passi avanti nelle complesse trattative che hanno visto i Paesi in via di sviluppo reclamare da anni una netta inversione di tendenza. Sul tema, il Brasile, che concentra nel bacino amazzonico il 10% delle specie conosciute al mondo, ha posto la condizione prioritaria di un accordo equo sulle risorse, in termini d’accesso e condivisione.