Le lampadine e i tubi fluorescenti contengono mercurio. Se non vengono adeguatamente trattati, il mercurio finisce nella terra, nelle acque e poi in mare, avvelena i pesci, i molluschi e chi li mangia (che poi, ehm, siamo noi!). Per fortuna però le nuove lampadine possono essere riciclate fino al 95% e il mercurio può venire smaltito senza danno per l’ambiente. Come? Esiste una apposita associazione senza scopo di lucro, composta delle aziende produttrici, che si occupa di sovrintendere al corretto smaltimento delle lampade fluorescenti: il Consorzio Ecolamp (www.ecolamp.it)
Semplice: dobbiamo portarle al più vicino centro di raccolta comunale o isola ecologica, presso i quali troveremo gli appositi contenitori del Consorzio Ecolamp. Da quel momento ci penserà il Consorzio, incluso il trasporto e lo smaltimento presso gli impianti specializzati.
Problemi a localizzare il centro di raccolta piu’ vicino?
In Rete, sul sito del Centro di Coordinamento per la Raccolta dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE), trovate un apposito motore di ricerca per trovare il punto di raccolta più vicino a voi: MOTORE DI RICERCA RAEE
C’è anche un’altra alternativa.
Dall’anno scorso potete portare le vecchie lampadine ormai esaurite presso i punti vendita dove comprerete quelle nuove. Per ogni lampadina comprata, potrete lasciarne una “morta”.
Attenzione: tutto questo vale solo per le lampade fluorescenti compatte e i tradizionali tubi al neon. Le lampadine a incandescenza alogene e quelle a led possono essere buttate con la raccolta differenziata, in base alle norme del vostro comune. Tutto chiaro? Dai che possiamo farcela: riguadagneremo i nostri “punti ecologia”, e con gli interessi!