Pensare al Museo delle Cere fa venire in mente personaggi della storia e dello spettacolo. Invece esiste un museo delle cere molto speciale dove le protagoniste sono …vegetali: la Collezione Lorenese. Raggruppa riproduzioni in cera a grandezza naturale di quasi 200 specie di piante in vaso e frutti a grandezza naturale, oltre a 37 tavole di legno illustranti l’anatomia e la fisiologia vegetali. Le cere, riprodotte nei più piccoli dettagli e realizzate tra il XVIII e XIX secolo, sono uniche al mondo e hanno un grande valore artistico e storico. La Collezione Lorenese necessita ora però di un sostegno economico…
Gli artisti che hanno dato vita alla Collezione Lorenese, detti “ceroplasti”, copiavano le loro “modelle” dal vero, con la collaborazione di diversi scienziati – anatomisti, fisiologi e botanici e addirittura microscopisti – per poter dare la massima precisione ai soggetti.
Perché la Collezione Lorenese ha bisogno di fondi: le sculture, fragili e annose, hanno bisogno di restauro. Se ne occuperà l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, ma si cercano contributi. Per chi volesse dare una mano ecco gli estremi bancari: Opificio delle Pietre Dure – IBAN: IT23 P057 2802 8014 4857 0268 865 – BANCA POPOLARE DI VICENZA – Causale “Restauro Cere Botaniche Lorenesi”.