”Ho sempre pensato che i nomi portino dentro di loro un destino – ha spiegato Acidini – e il destino di Firenze si esprime fin da quell’antico nome latino, Florentia, un participio presente, ‘campi che fioriscono’. Tanto che intorno alle origini della città è nata la leggenda del bellissimo prato fiorito di iris.
Da questa antica e gentile leggenda ai giorni nostri è un susseguirsi di espressioni artistiche ma anche scientifiche, indagini sulla natura che hanno i fiori come protagonisti. Anche Santa Maria del Fiore, nell’intitolazione alla Madonna, ha un’aggiunta floreale”.
La Primavera del Botticelli, ha ricordato la soprintendente, ”è l’architrave di questo percorso floreale che ha nel Rinascimento un apice assoluto, e nel capolavoro del Botticelli un catalogo botanico, probabilmente ispirato dagli scritti di Plinio il vecchio, che ha un fascino artistico e naturalistico al tempo stesso”.