Fiori e Foglie

Il bouquet di Zara Phillips

Questo sembra essere davvero un anno propizio per i matrimoni, specialmente per la Famiglia Reale britannica che, dopo quello di William e Kate, si è riunita sabato scorso a festeggiare il matrimonio di Zara Phillips, figlia della Principessa Anna e nipote della Regina Elisabetta, con Mike Tindall, capitano della squadra di rugby inglese. E il bouquet della sposa? Molto bello ma… anche molto spinoso! Scopriamolo insieme…

Per volere degli sposi si è trattato di una cerimonia strettamente privata che si è svolta in Scozia il 30 luglio alla Canongate Kirk di Edimburgo, una piccola e semplice chiesa del 17esimo secolo.

L’aspetto floreale di questo nuovo royal wedding (non dimentichiamo che Zara è tredicesima in linea di successione al trono) è stato curato da Paul Thomas, fiorista londinese al quale la Famiglia Reale si è già affidata in passato per gli addobbi di diverse celebrazioni, come ad esempio il centesimo compleanno della Regina Madre al Castello di Windsor. 

Dato il carattere privato della cerimonia, non abbiamo a disposizione le foto dell’interno della chiesa con i suoi addobbi floreali ma solo dell’esterno, dove una nuvola di ortensie bianche decorava il timpano dell’ingresso.

Il wedding bouquet di Zara è stato declinato nei toni del bianco e del grigio-argento, utilizzando candide calle (Zantedeschia), argentei Eringi e le foglie bianco polvere simili a merletti di Senecio cineraria, con piccoli tocchi di profumati mughetti (Convallaria majalis). Un bouquet dalla forma classica, reso contemporaneo dall’inserimento degli spinosi Eryngium, una scelta piuttosto insolita per una sposa, ma che ha dato alla composizione un carattere molto deciso e particolare. Anche per le damigelle d’onore sono stati realizzati dei piccoli bouquet che riproducevano in miniatura quello della sposa.

Lo sposo e i suoi amici portavano invece all’occhiello una boutonnière molto semplice composta da un bocciolo di rosa bianca accostato a due foglie di senecio.

  

  

Immancabili tra le invitate gli ormai celebri cappellini e fascinator. Questa volta la palma del cappello più stravagante è andata a Camilla, moglie del principe Carlo, e la stampa inglese, pur avvezza a stramberie di ogni genere in materia di copricapi, non ha potuto evitare commenti ironici, definendo il cappello della Duchessa di Cornovaglia come ‘…un vaso di fiori…’  ma anche come  ‘…un piccolo cespuglio di fiori bianchi che germoglia direttamente dalla sua testa…’

Ma, tornando alla sposa, vi piace il suo wedding bouquet ed in particolare cosa ne pensate della scelta degli spinosi Eringi?

Luisella Rosa

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