Adesso l’innamorato rischia di finire sotto processo a Roma per danneggiamento aggravato ed una condanna da sei mesi a tre anni di reclusione. A raccontare una storia che farà molto discutere è il suo difensore, Gianluca Arrighi. I fatti risalgono al 4 giugno scorso. Il cittadino etiope, spiega il suo legale, si trovava in via Lanza, nei pressi della fermata metro ‘Cavour’, al centro di Roma, e ha cominciato a cogliere alcuni fiori da un oleandro che si trovava nei pressi di una aiuola. Nel cogliere i fiori, El Israel ha ”spezzato involontariamente – prosegue il penalista – due rametti della pianta. A quel punto sono intervenuti due agenti di polizia poco distanti, che hanno provveduto ad identificare l’uomo, a fargli eleggere domicilio e a denunciarlo per il delitto di “danneggiamento aggravato”. A conclusione degli accertamenti la procura ha depositato gli atti. Si tratta della procedura che anticipa la richiesta di rinvio a giudizio.
Nel capo di imputazione, il pm Letizia Golfieri accusa l’etiope di “aver danneggiato, spezzando i rami, un oleandro posto a ridosso di una aiuola decorativa, con l’aggravante di aver commesso il fatto su bene esposto per necessità e consuetudine alla pubblica fede”. L’innamorato sfortunato, che quando ha colto l’oleandro, inebriato dagli occhi della sua fidanzata non sapeva a cosa sarebbe andato incontro, adesso aspetta di sapere se questo gesto spontaneo lo porterà dietro le sbarre.
Questa la notizia. Prima riflessione (preoccupata): se fosse stato un italiano a macchiarsi di tale reato sarebbe forse cambiato qualcosa? Seconda riflessione (sconfortata): sicuramente la giustizia italiana ha da preoccuparsi per El Israel e i suoi gesti pericolosi… Riflessione finale: a questo punto, tutti i pollici verdi sono avvisati… Prendere una talea per moltiplicare una pianta a Roma potrebbe costarci quasi l’ergastolo!