Considerata la durata del viaggio, buoni cinque anni, la navicella che andrà su Marte dovrebbe stoccare una quantità spropositata di cibo. E nutrirsi di pillole o polverine non aiuta certo a mantenere alto l’umore… La NASA dunque ha un’idea ben precisa degli astronauti che verranno scelti per la missione: dovranno essere un pò giardinieri, per essere in grado di coltivare gli ortaggi necessari nel loro orto super tecnologico e un pò cuochi, per preparare i piatti in modo diverso e stuzzicante con pochi (e sempre gli stessi) ingredienti a disposizione. Le verdure più adatte alla coltivazione spaziale, intanto, sono già state individuate: lattuga, spinaci, carote, pomodori, cipolle, ravanelli, peperoni, fragole, erbe e cavoli. Sono loro i candidati ideali per produrre cibo in poco spazio e nello stesso tempo dare ossigeno ripulendo l’aria della navicella dall’anidride carbonica emessa dagli esseri umani.