In occasione del Made Expo 2011 alla Fiera di Milano a Rho, nell’ambito della mostra AAA+A (Agricoltura Alimentazione Architettura), si è svolto venerdì 7 ottobre 2011 il convegno “Bring The Forest in The City“. Presenti tra i relatori architetti, paesaggisti e ricercatori che hanno presentato progetti e scenari tra i più innovativi del mondo del verde applicato alle città, alla progettazione e all’edilizia. Fiori&Foglie c’era: ecco qualche spunto interessante…
Del resto Stefano Mancuso, direttore del LINV (International Laboratory of Plant Neurobiology), ci avverte: il 90% della massa vivente del nostro pianeta è costituito da piante. Se ci visitasse un alieno, non è detto che sceglierebbe di parlare con noi… Le piante celano segreti incredibili e inaspettati e si sta scoprendo che moltissimi dei luoghi comuni che le riguardano sono in realtà totalmente da rivedere. Studiando le caratteristiche delle radici, emerge il movimento di cui sono capaci, l’acuità dei loro sensi (molto più affinati e numerosi dei nostri), la loro capacità di adattarsi all’ambiente e di intrecciare vere e proprie “relazioni” non solo con i microorganismi del terreno, ma anche tra di loro.
Francesco Ferrini, docente di arboricoltura urbana all’Università di Firenze, ci ricorda che le nostre città occupano il 2% della superficie terrestre, ma consumano il 75% delle risorse, e che nel 2050 ci vorranno due pianeti per soddisfare la nostra “fame” energetica. Gli americani l’hanno già capito e le loro megalopoli stanno diventando più sostenibili dei piccoli paesi grazie alle alberature stradali piantate con tecniche intelligenti, tetti verdi e ai “rain gardens” per assorbire le piogge. Hanno capito una cosa semplice: un albero è un investimento sicuro. Ogni euro investito per piantarlo a fine anno rende 1, 5-1,9 euro: nessun rischio e rendimento assicurato. Soprattutto usando sempreverdi, che assorbono le polveri sottili anche d’inverno, quando ce n’è più bisogno.