Fiori e Foglie

Dal miele in barrique alla stalla con l’Ipad: ecco gli Oscar innovativi della Coldiretti

Dal primo “grande fratello” che entra nella stalla attraverso I’Ipad per seguire costantemente i maiali durante la crescita, controllandone alimentazione e benessere, per ottenere eccellenti salumi “supervisionati” all’imprenditore solidale che usa il linguaggio braille sull’etichetta del proprio miele, dal vivaista artista che trasforma il suo estro in vere e proprie sculture verdi al brillante imprenditore che vola in mongolfiera per promuovere i suoi prodotti. E ancora dall’abile casaro che propone un pecorino “vegetale” di fronte al boom di musulmani e vegetariani in Italia a chi, grazie ai suoi studi in farmacia, produce cosmetici naturali a base di olive. Sono queste alcune delle creative idee anti-crisi presentate al concorso Oscar Green 2011, il premio per l’innovazione dei Giovani della Coldiretti con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica: i vincitori verranno premiati in questi giorni a Roma.

Al Salone della creatività Made in Italy, inaugurato dal presidente della Coldiretti Sergio Marini e dal delegato nazionale di Giovani Imprese della Coldiretti Vittorio Sangiorgio, sono state presentate le aziende italiane più innovative, che contengono suggestioni curiose anche per gli imminenti acquisti di Natale. “Tra le novità di quest’anno c’è – sottolinea la Coldiretti – un abile produttore che, una volta scoperte le preziose virtù del latte d’asina, è riuscito anche a ricavarne il primo e golosissimo yogurt o chi offre al cliente un olio extravergine personalizzato in modo che possa conoscere esattamente la pianta d’ulivo dal quale è stato ricavato l’olio che acquista”. Ma da Oscar della Coldiretti è anche l’abile produttore del primo miele in “barrique”, consapevole che il pregiato nettare può raggiungere la sua massima espressione e raffinatezza se invecchiato in botti di rovere o chi ha sapientemente recuperato i vitigni dell’impero Austro- Ungarico per produrre un vino d’altri tempi.

Insomma, è bello leggere queste notizie: c’è un’Italia che avanza, nonostante tutto, con i motori (verdi) al massimo 😉

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