Fiori e Foglie

Papavero, il fiore che ricorda i caduti in battaglia

Osservando le foto dei membri della Famiglia Reale inglese, vi  è  mai capitato di notare una spilla a forma di papavero rosso appuntata sui revers delle giacche o sugli abiti? Quando in questi giorni l’ho nuovamente vista  indossata dal Principe Carlo e dalla moglie Camilla ma anche da William e Kate, ho deciso di fare una piccola ricerca per scoprire il significato di questa spilla e del fiore che raffigura…

Kate Middleton e altri membri della famiglia reale alla cerimonia del Remembrance Day

Si tratta del Remembrance Poppy (papavero del ricordo) che viene utilizzato, oltre che nel Regno Unito, anche in Canada, Stati Uniti e paesi del Commonwealth,  simbolo del ricordo dei caduti in battaglia. Piccoli papaveri artificiali vengono generalmente indossati nel Remembrance Day l’11 novembre (da noi la cerimonia si è svolta pochi giorni fa, il 12 novembre 2011, a Roma) e nelle settimane che lo precedono, ma sono anche impiegati per comporre ghirlande celebrative. Ma qual è l’origine di questa particolare usanza? Nientemeno che una poesia scritta nel 1915…
 
Composta da John McCrae, tenente colonnello medico e poeta canadese, per ricordare un amico ucciso in battaglia, la poesia ‘In Flanders Fields’  è tuttora conosciutissima nei paesi di cultura anglosassone. Proprio nelle prime righe della poesia, si fa riferimento ai papaveri, i primi fiori a sbocciare nei campi di battaglia. Sono state però due donne, l’americana Moina Bell Michael e la francese Anna Guerin, a trasformare questo fiore in un  simbolo nazionale denso di significato e a tutt’oggi molto diffuso. Ispirandosi alla poesia di McCrae, con la vendita di papaveri artificiali, raccolsero fondi a favore dei veterani delle guerre e riuscirono a sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema molto doloroso, convincendo anche organizzazioni come la National American Legion e la Royal British Legion ad adottare il papavero come simbolo.

In Gran Bretagna e più precisamente a Richmond nel Surrey esiste poi dal 1922 la Poppy Factory, una ditta-charity che produce questi papaveri artificiali e che, pensate un po’, ogni anno realizza ben 36milioni di fiori e 80.000 corone e che fornisce i papaveri indossati da tutta la Famiglia Reale. La Poppy Factory iniziò la sua attività dando lavoro ai veterani di guerra e ancora oggi i suoi dipendenti sono uomini e donne che, durante il loro lavoro al servizio della nazione, hanno subito danni fisici disabilitanti. Ma non è finita qui…

Ogni anno nel Regno Unito un papavero-gioiello, creato dai più prestigiosi orafi d’oltremanica, viene messo all’asta durante il Poppy Ball ed il ricavato viene destinato alla Royal British Legion. Quest’anno è toccato a Garrard, che si vanta di essere  il marchio di gioielleria più antico del mondo, fondato a Londra nel 1735. La spilla è stata realizzata dagli esperti artigiani-orafi della Casa in oro rosso ricoperto di delicati smalti traslucidi con diamanti neri, rubini e tsavoriti. Sul retro porta l’incisione The Royal British Poppy Ball 2011 ed è valutata 25mila sterline.

Associare il papavero al ricordo di chi ha perso la vita in guerra non è però solo storia recente. In Rete ho scoperto che, secondo una leggenda, l’imperatore mongolo Gengis Khan teneva in tasca semi di papavero che spargeva sui campi di battaglia per onorare i caduti, anche quelli avversari. E, tornando ai giorni nostri, non possiamo dimenticare Fabrizio De Andrè e la sua ‘Canzone di Piero’: “Dormi sepolto in un campo di grano/non è la rosa non è il tulipano/che ti fan veglia dall’ombra dei fossi/ma sono mille papaveri rossi...”

Il sito della Poppy Factory di Richmond: www.poppyfactory.org
Il sito di Garrard: www.garrard.com

Luisella Rosa

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