Le piante di albicocco, ciliegio, susino e pesco, ma anche di pero e melo sono stimolate dalle temperature primaverili a preparare le gemme per la fioritura con il risultato – sottolinea la Coldiretti – di renderle meno resistenti al freddo che tornerà presto a farsi sentire. Il rischio – continua la Coldiretti – è un crollo delle fioriture e quindi della produzione dei frutti in primavera-estate che farebbe ulteriormente aumentare il conto dei danni provocato dall’andamento climatico anomalo del 2012 al settore agricolo.
In soli 15 giorni – conclude la Coldiretti – il maltempo con neve e gelo ha provocato danni alle aziende agricole per un importo stimato in 300 milioni di euro tra perdita di prodotto e danni strutturali a serre, stalle ed edifici rurali.