Per venire incontro alla difficile situazione creata dal sisma, la Regione chiede al Governo di prevedere, come primo provvedimento, la sospensione delle imposte, dei tributi e dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria per i cittadini e le imprese (industria, agricoltura, artigianato, commercio e turismo) delle zone colpite dal terremoto. Sul versante delle imprese e per favorire la ripresa delle attività si chiede, inoltre, la disponibilità delle garanzie offerte dal fondo centrale per favorirne la liquidità a breve e la disponibilità di finanziamenti a lungo termine, e un fondo di risorse dedicato a tasso zero per gli interventi di ricostruzione, ripristino e messa a punto dei beni danneggiati.
Secondo la Giunta regionale dell’Emilia-Romagna, inoltre, sono necessarie nell’immediato la proroga sia degli sfratti sia dei termini per l’ultimazione degli impianti fotovoltaici e di energia rinnovabile; la sospensione dei pagamenti delle rate di tutti i mutui e finanziamenti e l’esclusione dal patto di stabilità degli enti locali colpiti, nonchè delle scadenze dei progetti previsti da provvedimenti nazionali, come quello sui distretti produttivi.
La Regione chiede inoltre al Governo di anticipare a luglio l’erogazione alle aziende del “Premio Unico Pac” normalmente previsto per dicembre e di concordare con Bruxelles il finanziamento di un bando straordinario per ritirare una quota delle forme di parmigiano-reggiano “terremotato”. Infine, per le abitazioni, la Giunta regionale chiede che sia definito dal Governo un plafond a tasso agevolato per la ricostruzione, che si vada ad aggiungere alle richieste di indennizzo a fondo perduto.