Molecole contro l’Aids: ricercatori del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) e dell’Istituto Pascale hanno ottenuto piante di tabacco transgeniche inserendo nel Dna della pianta un gene del virus Hiv per far produrre alla pianta una proteina chiamata Gag, attualmente in sperimentazione sui topi, da usare come antivirale contro il virus Hiv.
Vaccino anti-vaiolo: sebbene il vaiolo sia stato eradicato, la ricerca è stata condotta, spiega la ricercatrice Rigano dell’Università Federico II, “perché il vaiolo è una delle malattie prese in considerazione dal bioterrorismo”. I vantaggi di ottenere vaccini dalle piante, ha spiegato Frusciante, sono soprattutto due: perchè i vaccini di origine vegetale sono meno costosi e non hanno effetti collaterali dannosi per l’uomo.
Integratori alimentari: dal tabacco è possibile ottenere anche integratori alimentari: lo dimostra il gruppo di ricerca di Cnr, Università Federico II e università di Salerno che, inserendo nel Dna del tabacco il gene di un batterio, riescono ad aumentare la produrre di betacarotene da parte della pianta.
Vaccini contro l’antrace e anticorpi contro la carie: negli Stati Uniti sono in fase di sperimentazione avanzata progetti che utilizzano piante di tabacco modificate per produrre antivirali, vaccini contro l’antrace, anticorpi contro la carie e il cancro. E la produzione si effettua in quantità: “Da un ettaro di tabacco – ha osservato Luigi Frusciante, dell’Università Federico II – si possono produrre 50 chilogrammi di anticorpi contro la carie, 900 milioni di dosi di vaccini contro l’antrace, 19 chilogrammi di proteine antitumorali”.
La Giornata dell’Innovazione in Agricoltura è organizzata da Futuridea, Innovazione utile e sostenibile, in collaborazione con Consorzio per la Sperimentazione, Divulgazione e Applicazione di Biotecniche Innovative (Consdabi), assessorato all’Agricoltura della Regione Campania, consorzio Gal Cilsi dell’Irpinia, Gruppo di Azione Locale (Gal) Molise, Provincia di Benevento, gruppo Mataluni.