In un’estate di caldo africano e afa, pensare alle ninfee non può che rinfrescarci la mente! Quello che molti non sanno però è che questo fiore dalla bellezza difficilmente eguagliabile non è ospite esclusivo di laghetti e villoni con giardino. Le ninfee, in particolare quelle nane, possono trovare posto anche su un semplice balcone o su un terrazzo. Alcuni di questi piccoli gioielli vegetali possono fiorire persino in una ciotola colma d’acqua, con corolle che non superano la dimensione di una moneta da 50 centesimi! Affascinata dalle ninfee nane, ho voluto approfondire il discorso con un esperto, che coltiva e sperimenta da tempo queste particolari varietà nelle sue vasche in provincia di Latina: è Davide La Salvia, grande appassionato e proprietario del vivaio Water Nursery specializzato in piante acquatiche. Ecco cosa ci ha raccontato…
Davide, partiamo a bomba: è vero che esistono ninfee che possono vivere sul balcone?
Certo che è vero, Daniela: le ninfee nane possono crescere felicemente in 10-30 cm di profondità, la dimensione di una ciotola.
E’ facile coltivare una ninfea nana? Come si fa?
Facilissimo: l’importante è riempire il contenitore destinato ad ospitarle con acqua di rubinetto decantata e, quando fa caldo, rabboccare il livello, in modo che la ninfea abbia sempre acqua a sufficienza per svilupparsi. La ninfea si pianta in un miscuglio di sabbia, argilla e lapillo vulcanico (oppure sassolini decorativi). All’inizio è meglio mettere la ciotola a mezz’ombra in modo che, appena piantata, possa godere di qualche ora di sole. Poi la si posiziona definitivamente in pieno sole: le ninfee così fioriscono meglio e di più. Ricordiamoci di fertilizzare: io uso le tablet di Osmocote da infilare sotto la ninfea due volte l’anno.
Se poi avete un angolo per una ciotola un pochino capace, potete aggiungere alla ninfea altre piccole piante acquatiche (per esempio la Lenticchia d’acqua, Lemna major) e persino dei pesciolini, creando quindi un ecosistema in miniatura. Per tenere l’acqua limpida e libera da alghe, possiamo aggiungere piante ossigenanti come Elodea densa e Myriophyllum.
Infatti è proprio questo il problema che molti si pongono quando si parla di ninfee in terrazzo o sul balcone: invece la soluzione c’è! Oltre ai pesciolini di cui accennavo prima, le gambusie, che si accontentano di 10 litri per coppia, da qualche tempo sul mercato c’è un alleato efficacissimo: i copepodi, minuscoli gamberetti che predano le larve di zanzara. Ci sono anche delle fialette di azoto (soluzione sempre biologica) che, creando un velo sull’acqua, impediscono alle larve di respirare dall’atmosfera, senza creare alcun problema al nostro gatto o cane, qualora andassero a bere nella ciotola. Si usano nella lotta biologica (si vendono anche in Rete sul sito di Eugea): basta versarli nelle vasche e, alle maledette, ci pensano loro!
La fioritura delle ninfee nane inizia, dove non fa freddo d’inverno, già ad aprile. Dove invece la stagione fredda è molto severa, la fioritura comincia molto più tardi (in questa situazione c’è però un trucco per anticiparla: riparare la ciotola dal gelo e riportarla fuori ai primi caldi). La fioritura nella bella stagione si prolunga per alcune varietà particolari (tra cui le ninfee nane selezionate dall”ibridatore Perry Slocum) addirittura fino a dicembre.
Le varietà che posso consigliare (le ho già ampiamente testate di persona) sono: tra le più piccole, Ninfea pigmea ‘Helvola’ (fiore giallo a foglia variegata), Ninfea pigmea alba (piccola come una moneta da un euro, una vera miniatura!), Ninfea ellisiana (rossa con interno giallo, un contrasto forte di colori). A fiori cangianti poi c’è la Ninfea ‘Indiana’, molto fiorifera che produce corolle di più di un colore sulla stessa pianta: è bellissima perché, in un vaso unico, sembra ci siano tante ninfee diverse! Insomma, la scelta non manca.
Tieni conto che le ninfee nane rustiche sopportano la superficie ghiacciata, ma l’acqua non deve gelare in profondità fino a raggiungere l’apice vegetativo: può succedere per esempio se il contenitore è molto piccolo. In quel caso meglio coprire la ciotola o ritirarla, oppure prelevare la pianta e conservarla fino a marzo anche senz’acqua ma assolutamente in torba umida, in modo che non si disidrati. Se invece la ciotola è grande e profonda, può rimanere fuori senza problemi. Sparirà andando in riposo e ricomincerà a produrre foglie a primavera.