Il caldo soffocante di questi giorni ci spinge a cercare refrigerio a tutti i costi. Il problema è ancora più sentito per chi non ha l’aria condizionata in casa e deve trascorrere le ferie in città, ma a dire il vero un’afa così pesante infastidisce tutti noi perché toglie ogni energia e voglia di fare, costringendoci a tapparci in casa. Ma non c’è un modo per migliorare la nostra estate urbana? La risposta esiste e passa sicuramente per un ripensamento su come costruiamo le nostre città: con l’aiuto delle piante, potremmo renderle decisamente più fresche e vivibili. Ne abbiamo parlato con il nostro esperto di fiducia, l’agronomo Giovanni Poletti di Docgreen.it, esperto d’alberi, a cui abbiamo rivolto due domande al volo sull’argomento, con una sorpresa: una risposta che ci ha proprio stupito!
Certo Daniela, e si può capire facilmente: basta costeggiare in bicicletta – ma anche in auto con i finestrini aperti – un parco cittadino, per sentire subito una sensazione di fresco. La risposta dunque è senz’altro sì.
Come possono gli alberi proteggerci dall’estate africana che stiamo fronteggiando negli ultimi anni?
Le piante sono incredibilmente utili perché fanno tantissime cose tutte insieme. Con la evapotraspirazione sottraggono il calore all’aria, con le chiome ci regalano l’ombra, abbelliscono le città con il loro aspetto, fanno da barriere anti-rumore e da rifugio vivente per uccellini e piccoli animali. Per non parlare della loro funzione principale: sottraggono anidride carbonica dall’atmosfera così l’aria che respiriamo è più pulita. Se poi per le città del nord Italia, scegliamo delle specie caducifoglie (tigli, querce, carpini, aceri, ecc.) avremo un bonus diverso a seconda della stagione: fresca ombra durante l’estate e d’inverno rami che fanno passare la luce che riscalda le strade ghiacciate. Insomma, avere in città esseri viventi, invece che per esempio semplici tettoie o coperture, presenta parecchi vantaggi. Se poi parliamo d’erba, i benefici aumentano…
Erba, vuoi dire prati?? Mi stai dicendo che i prati in città sono più utili degli alberi?
Sono due elementi che si integrano molto di più di quanto si pensi. Alla bolla di calore che si crea tra palazzi, edifici e strade contribuisce l’inerzia termica, ovvero il calore che i materiali costruiti dall’uomo (cemento, asfalto, ecc.) accumulano. Te ne accorgi facilmente di sera, quando passeggiando, senti più ben più caldo in centro città che in campagna, dove i campi abbondano. Succede perché il rilascio del calore degli edifici è molto più lento rispetto a quello del terreno. Se dunque avessimo più prati in città, riusciremmo ad accumulare molto molto meno calore.
Ma questi prati non costerebbero tantissimo in manutenzione? Bisognerà irrigarli…
Daniela, chiarisco subito: non sto parlando di prati all’inglese, tipo quelli dei campi da golf. I veri prati inglesi in Italia non si possono fare, non ci sono le condizioni adatte. Sto parlando di semplici prati d’erba che richiedono poche cure: oltre a darci ossigeno, ridurrebbero le temperature estive vicino a case e palazzi. Meglio ancora se, per crearli, si scelgono sementi di specie adatte alla zona geografica in cui ci troviamo. Non solo. Più aree a prato riuscirebbero ad assorbire meglio e più velocemente l’acqua in eccesso degli acquazzoni estivi, evitando i classici allagamenti. Aggiungiamo a tutto questo che, mentre per far crescere un albero in modo che possa ombreggiare una vasta zona, ci vogliono anni, ad un prato, per crescere, bastano poche settimane.
Dunque se proprio non abbiamo le condizioni o non possiamo permetterci di coltivare un albero in città, almeno regaliamoci un prato. Risultati garantiti!