Si è svolta domenica a Vedano al Lambro, località in provincia di Monza e Brianza, la Festa degli Orti, l’evento che l’Amministrazione Comunale ogni anno dedica agli ortisti urbani. Cesti colmi di profumatissimi ortaggi raccolti di primo mattino e decorati con garbo da fiori colorati sono stati generosamente offerti al pubblico dagli stessi coltivatori che, giustamente orgogliosi del proprio lavoro, erano anche disponibili a rispondere alle domande e alle curiosità delle persone accorse nella piazza del paese.
Nelle aree urbane i prezzi dei terreni sono elevatissimi e avere a propria disposizione anche solo un piccolo spazio da dedicare all’orto familiare è davvero un lusso. Diversi Comuni hanno da tempo risposto a questa esigenza, mettendo a disposizione dei cittadini le aree comunali inutilizzate e trasformandole in orti urbani. Tra questi c’è anche Vedano al Lambro che, da circa vent’anni, ha convertito un terreno comunale alla periferia del paese in orto urbano, dividendolo in 23 piccoli appezzamenti di dimensioni comprese tra 42 e 51 mq ed attrezzandolo adeguatamente allo scopo.
COME ADOTTARE UN ORTO COMUNALE
Un apposito regolamento stabilisce i criteri di assegnazione e le modalità di gestione dell’area. In base ad una graduatoria che tiene conto di vari elementi come il reddito, l’età e la composizione del nucleo familiare, ogni tre anni i piccoli orti vengono assegnati ai cittadini che ne fanno richiesta e che ovviamente non devono possedere altri appezzamenti di terreno coltivabili nel territorio della Provincia. Negli orti comunali di Vedano è consentita la coltivazione per il consumo privato di verdure, fiori e piccoli frutti come ribes, lamponi, mirtilli o fragole mentre è vietata la piantumazione di alberi.
NELL’ORTO STRANI ORTAGGI E FIORI COLORATI
Ho potuto visitare questi orti e ne sono rimasta piacevolmente sorpresa: ho visto rigogliose coltivazioni, tra cui pomodori, zucchine, insalate, prezzemolo, peperoni, melanzane, fagiolini e piante aromatiche, tutto curato con amore e con grande passione. Sempre nel rispetto delle regole, ognuno è libero di sperimentare. Ad esempio quest’anno Riccardo si è cimentato per la prima volta nella coltivazione degli asparagi, mentre Luigi ha ottenuto pomodori spettacolari di grandi dimensioni introducendo le varietà ‘Big Beef’, ‘Grosso Toscano’ e ‘Pera d’Abruzzo’. Non mancano nemmeno i fiori, come le rose profumatissime e i girasoli coltivati orgogliosamente da Pino o i garofani da bordura che contornano l’orto di Silvia.
Non mancano poi ingegnose soluzioni fai-da-te per evitare problemi di vicinato: ad esempio, per contenere la naturale esuberanza delle zucchine ed evitare che invadano le coltivazioni dell’orto confinante, c’è chi ha provveduto ad ingabbiarle con una rete 😉
TRA ORTI E RELAX
All’interno della superficie esistono poi delle aree comuni dove gli ortisti si possono riunire anche per altre attività: c’è una casetta in muratura che offre loro riparo in caso di maltempo, la zona ripostigli dove ognuno ha a disposizione un piccolo deposito per riporre attrezzi e materiali, oltre ad una piacevolissima zona ombreggiata da un pergolato di vite ed attrezzata con tavoli e panchine, forno a legna e barbeque, luogo d’incontro per una partita a carte, una grigliata in compagnia, o anche solo per due chiacchiere o riposarsi al fresco dopo le fatiche nell’orto.
QUANTO COSTA UN ORTO
Il costo per poter usufruire di tutto ciò è veramente irrisorio: ogni ortista paga un canone di concessione annuo di 0.52 centesimi per mq. oltre ad una quota fissa di 40 euro come contributo per i consumi di acqua ed elettricità.
Gli orti urbani sono importantissime realtà di grande valore all’interno della comunità, portando vantaggi non solo in termini economici, ma anche ambientali, territoriali e sociali.
Per chi volesse approfondire l’argomento, sul sito del Comune di Vedano al Lambro, c’è il: Regolamento degli Orti Urbani
Luisella Rosa