Devo ammetterlo, la Hosta plantaginea è un’eredità: arriva dalla mamma del mio fidanzato che da sempre ne canta le lodi. Devo dire che non mi aveva mai convinta del tutto: troppo verdi quelle foglie per suscitare il mio interesse che si indirizza verso tutte le anomalie, le differenze vegetali. Le variegature, le forme insolite sono il mio pane, la mia passione. Quella piantona gigantesca aveva solo quello, di curioso: le dimensioni spropositate. Con gli anni, è arrivata ad occupare un vasone di cemento 60×60 che lei, con le sue foglione, ricopre completamente, trasformandolo in un angolo di giungla ombrosa. Con tempo ho imparato non solo ad apprezzarla, ma a ricercarne attivamente gli ibridi e le varietà più piccole, quelle sì, un caleidoscopio di anomalie variegate! Ma l’originario esemplare è lì, nel suo angolo, sempre un po’ troppo verde… Il bonus però è arrivato stamane, puntualissimo: ancora corto e nascosto, si è mostrato appena, il tempo di darmi un’emozione: lo stelo di un fiore. Che sarà candido e profumato. A ricordarmi che anche lì, tra il verde più consueto, si può nascondere un puro perfetto gioiello.
DIARIO DI UNA TERRAZZAUTA
Prosegue il piccolo diario delle mie avventure verdi nel terrazzo di casa mia. Spero vi divertirete a seguire le sorprese che le piante possono regalare e che vorrete condividere le vostre!
Alla prossima “puntata” 😉