CASA A IDROGENO ITALIANA: COME SARA’ FATTA
Sono cinque le componenti principali del sistema: un elettrolizzatore, un serbatoio di accumulo dell’idrogeno, una cella a combustibile, una caldaia a idrogeno e una pompa di calore solare integrativa. La completa autonomia dell’edificio sarà possibile grazie a un isolamento particolarmente efficace dell’involucro, ad un impianto a idrogeno che permette di superare il limite della non contemporaneità tra produzione e utilizzo e ad un’efficace integrazione tra le diverse tecnologie.
COME FUNZIONERA’ L’IDROGENO
L’energia elettrica prodotta dall’impianto fotovoltaico nelle ore diurne, quando non utilizzata al momento, sarà infatti trasformata, attraverso l’elettrolisi, in idrogeno accumulato in un apposito serbatoio. A sua volta l’idrogeno, potrà essere riconvertito in energia elettrica e termica, tramite una cella a combustibile, oppure, tramite una apposita caldaia a condensazione, nella sola energia termica. Questo sistema sarà integrato da una pompa di calore solare, capace di sfruttare l’energia termica prodotta dai pannelli solari e quella elettrica generata dall’impianto fotovoltaico e dalla cella a combustibile. Ciascun processo del ciclo sarà così ottimizzato e a emissioni zero. Dopo l’installazione dei pannelli fotovoltaici il progetto prevede la riqualificazione dell’involucro, la realizzazione dell’impianto a idrogeno e della centrale termica. Risultando indipendente dalla rete di distribuzione pubblica, il progetto risulta interessante per tutti gli edifici ‘off grid’, come rifugi alpini e alpeggi.
La realizzazione del progetto è stata finanziata con un contributo di circa 160mila euro per gli impianti dimostrativi, messo a disposizione dall’Assessorato alle attività produttive della Valle d’Aosta, in base alla legge regionale 3 del 2006.