Scampato pericolo per il primo fiore spaziale. La capsula Dragon, lanciata qualche giorno fa, è finalmente riuscita a superare alcuni problemi (si sono guastati tre dei quattro motori di manovra) e ad agganciarsi alla stazione spaziale internazionale per rifornire l’esperimento Growth-1. Ma di cosa si tratta? In poche parole di un esperimento di giardinaggio in condizioni di microgravità.
Intendiamoci, non è la prima volta che vengono coltivate piante nello spazio. Ma questa volta l’obiettivo dei giardinieri cosmici è di far fiorire un esemplare di Arabidopsis thaliana che, per chi non lo sapesse, è la “pianta cavia” per eccellenza, utilizzata in innumerevoli esperimenti anche sulla Terra, oltre che in orbita.
A noi però non sembra poco: il primo fiore spaziale meritava forse più copertura mediatica. Forse, come il piccolo passo di Neil Armstrong, anche questi umili germogli sono un grande passo per l’umanità.
Foto Credit: STS-130 Crew, NASA