Un’operazione di rinnovamento ambientale per preservare la memoria botanica della costa di Arbus colpita lo scorso anno da un incendio disastroso che ha distrutto ricchi pascoli a picco sul mare e inflitto una grossa ferita al paesaggio.
La Forestale ha dato il suo contributo mettendo a disposizione giovani piante di leccio e altre specie. Dopo questo primo passo nel Medio Campidano l’iniziativa prosegue fino a marzo e si sposta man mano in altre zone dell’isola, ma anche in altre regioni italiane, dove l’acqua e il fuoco hanno provocato distruzione e morte. L’idea si deve ad Anna e Gianni Anedda, ideatori del progetto la “Grande Sfida” e responsabili per la Sardegna dell’associazione nazionale “L’Uomo che pianta gli alberi”. Un progetto voluto e sostenuto dal Comune di Arbus. Tra i testimonial ci sono il musicista Paolo Fresu, che di recente ha organizzato il concerto “Sardegna Chi – ama Bologna”, serata di solidarietà a favore di due comuni della provincia di Nuoro colpiti dall’alluvione del 18 novembre scorso, e Daniela Ducato, fresca gold winner vincitrice a Stoccolma del prestigioso premio Euwiin International Award 2013 come migliore innovatrice europea nel settore ecofriendly.
“E’ un progetto a costo di denaro zero e che si svolgerà per tutto l’inverno e inizio primavera in Sardegna ed anche in altre zone del territorio italiano colpite da incendi e alluvioni – spiegano Anna e Gianni Anedda – Per non dimenticare i fatti gravissimi che sono accaduti, la parola d’ordine della nostra associazione è: agire e non delegare per ottenere un cambiamento”. E’ stata Daniela Ducato a proporre la semina collettiva nella costa di Arbus. “Questo luogo tra Sant’Antonio di Santadi e Pistis con le sue pecore nere, il mare selvaggio, l’odore di ginepro, ci ha suggerito la nascita di molte idee innovative. Ora – promette – sta a noi aiutare la rinascita di questa terra marina e dei suoi alberi”.