Fiori e Foglie

70% in più di cereali grazie ai batteri: tre 16enni vincono il premio per la scienza di Google

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Fino al 50% in più di semi germinati e un aumento del 74% della produzione di orzo: sono gli strabilianti risultati di una ricerca che ha impiegato particolari ceppi di batteri applicandoli a semi e piante di cereali, il cibo da cui dipende la sopravvivenza dell’intera umanità. Ricercatori di grande fama in laboratori all’avanguardia? Naaa. Gli autori, anzi le autrici di questa scoperta sono tre …sedicenni irlandesi 🙂 che con questo studio si sono aggiudicate il Google Science Fair 2014, riconoscimento con cui il colosso del web premia ogni anno le idee più innovative dei teen-ager di tutto il mondo. Il luogo di lavoro? Il giardino e le stanze di casa loro dove le tre geniette hanno costruito micro-laboratori sterili per portare avanti la loro ricerca…

Della serie che non è sempre vero che la ricerca si può fare solo con infinite risorse economiche. Amanti della microbiologia e della botanica, le sveglie 16enni – Ciara Judge, Emer Hickey e Sophie Healy-Thow – hanno scoperto che i batteri azotofissatori (che vivono in simbiosi con le radici delle leguminose, per intenderci piante alimentari come il fagiolo, la fava, il pisello, il cece, la lenticchia, la soia, l’arachide e la carruba) possono essere usati come “detonatori” per fare ‘esplodere’ in modo del tutto naturale le colture di cereali.

Gli esperimenti casalinghi che le ragazze hanno condotto con metodo scientifico su quasi 9.500 semi differenti hanno dimostrato così che i batteri in questione accelerano fino al 40% la germinazione delle colture e incrementano la produzione di orzo del 70%. Una tecnica del tutto ‘bio’ e un’arma in più contro la fame nel mondo: insomma, non proprio cosa da poco per delle ragazzine!

Grazie al Google Science Fair 2014, giunto alla quarta edizione, in cui hanno sbaragliato altri 5mila concorrenti, le tre giovanissime scienziate vincono una borsa di studio di 50mila dollari, un viaggio di dieci giorni alle isole Galapagos e la possibilità di partecipare ad un addestramento per astronauti nel deserto del Mojave, in California. Insieme a loro, Google premia anche altri quattro giovani ‘cervelli’. Nella categoria 13-14 anni vince Mihir Garimella, dalla Pennsylvania, con i suoi robot volanti ispirati ai movimenti dei moscerini della frutta. Nella categoria 15-16 anni vince la canadese Hayley Todesco con i suoi bioreattori di sabbia che accelerano la bonifica delle acque di scarto derivate dall’estrazione del bitume.

Info su: www.googlesciencefair.com

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