Fiori e Foglie

Mucche e verdi pascoli: chi vincerà il campionato mondiale di mungitura?

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Quasi 11 litri di latte in tre minuti: è questo il risultato ottenuto da Nicolò Quarteroni, mungitore italiano che ha stracciato alla fiera di San Matteo a Branzi il primato da Guinness che fino a ieri si attestava a  non più di 4,5 litri in due minuti. Ma il curioso Campionato respirerà aria internazionale questa domenica 28 settembre, quando i verdissimi prati di montagna di Lenna ospiteranno generose mucche da latte e gli appassionati personaggi che se ne occupano.

Alle ore 10.00, presso l’Agriturismo Ferdy in località Fienili a Lenna, si sfideranno infatti mungitori di vacche provenienti da Italia, Svizzera, Austria e Germania, che si contenderanno il “Secchio d’Oro” del Trofeo Formaggi Prìncipi delle Orobie e quel che conta di più, il premio di 3500 euro per chi riuscirà a spremere più latte dalla sua mucca nell’arco di due minuti. L’operazione dovrà ovviamente essere rigorosamente manuale. Ma parlare di Campionato di Mungitura a mano nel 2014 può sembrare quasi anacronistico: tutti noi abbiamo in testa l’immagine degli allevamenti dove i bovini vengono collegati e munti dalle macchine. Invece no.

Il mungitore da record ha una sua idea ben chiara sulla bontà del metodo: all’Eco di Bergamo conferma convinto che la mungitura a mano è una parte importante del rapporto tra allevatore e animale, che dipende solo dalle capacità del contadino e non dal suo portafoglio e che permette di avere latte di grande qualità poiché la mucca viene portata a pascolare in zone impervie – senza tenerla ferma in stalla – in prati ricchi di specie vegetali che consentono un’alimentazione di erbe molto più fresche e sane dei mangimi acquistati.

Per non parlare della qualità di vita dell’animale: le mucche collegate alle macchine in allevamento chiuso, ci ricorda Nicolò, producono, è vero, anche 50 litri di latte al giorno contro i 6 della tecnica manuale, ma vivono anche pochissimo. Dopo appena 2 anni il loro destino è di trasformarsi in bistecca. Incentivare la mungitura a mano permette poi di creare un grande valore: tenere in vita piccoli allevamenti con prodotti altamente pregiati e di nicchia che con la loro attività possano mantenere popolate e vitali le nostre montagne che, con le loro splendide vette tra boschi e alpeggi, fanno parte delle risorse turistiche più accattivanti del Belpaese.

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