Fiori e Foglie

L’edera si arrampica sugli alberi: va tolta o no?

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E’ un classico: facilissimo vedere lato strada, nei parchi e nelle campagne, grandi alberi su cui l’edera sale senza ostacoli attaccandosi ai tronchi e persino ai rami. Ma questa convivenza forzosa può creare problemi agli alberi? Come è opportuno comportarsi in presenza di questa invadente “inquilina” non invitata? Stefano Lorenzi, professionista arboricoltore, racconta sulla rubrica “I Segreti degli Alberi” di Fiori&Foglie come ha affrontato il caso di alcune querce secolari invase dall’edera
Quando la mia amica Doriana mi ha contattato per chiedermi consiglio su alcune Querce presenti presso la struttura dove lei lavora, accennandomi che si trattava di un problema di edera arrampicata sugli alberi, devo ammettere che ho pensato fosse un allarmismo, come spesso accade a chi non è avvezzo a trattare con grandi alberi. Invece arrivato sul posto ho dovuto ricredermi e fare a lei e alla sua titolare i complimenti per la loro sensibilità e competenza.

EDERA SUGLI ALBERI
Le quindici grandi Querce facenti parte di un “filare” posto a lato della stradella di ingresso a Borgo Lucignanello Bandini erano in effetti soffocate oltremodo da un’Edera molto, troppo sviluppata. Se l’Edera riesce a prendere il sopravvento sull’albero è perché l’albero glielo permette a causa di una sua situazione di stress. Ci sono meno foglie o più piccole, la luce filtra e l’edera sale. Qui aveva raggiunto gli apici con dimensioni impressionanti, è quindi subito emerso che bisognava intervenire.

QUERCE SOTTO STRESS
Innanzitutto si è cercato di capire a cosa fosse dovuta la situazione di stress delle querce.
Gli alberi sono posti su di una riva di terra che riceve tutta l’acqua che scende dalla collina e che genera una spinta sul terreno rendendolo instabile e creando problemi anche alle piante. Anche per questo motivo una Quercia si era già ribaltata e di conseguenza una aveva già ricevuto le “cure” del contado locale che aveva provveduto a capitozzarla pesantemente. Per fortuna delle altre Querce, tra l’altro davvero maestose e di pregio, la proprietaria del Borgo è persona molto colta e sensibile all’estetica: ha capito subito, sebbene non essendo una tecnica, che la “potatura” era troppo pesante e deleteria. Ha quindi deciso di contattare dei professionisti in arboricoltura.

L’INTERVENTO SUGLI ALBERI
Subito ho deciso di coinvolgere il mio amico e collega Gigi Sani per un’analisi della situazione legata al terreno e allo stato generale degli alberi. Il riscontro è stato positivo per lo stato di salute generale delle Querce, ma si è reso necessario un intervento di canalizzazione delle acque per eliminare l’azione “spingente” dell’acqua sul terreno che le regge. Inoltre è stato prescritto un intervento di alleggerimento delle chiome e di eliminazione dell’edera presente. Lavoro che ho eseguito con l’aiuto dei miei colleghi Riccardo Ferrari, Marco Costantini e Massimiliano Fattori.

QUERCE RINATE
Lavoro impegnativo, ma davvero soddisfacente: gli alberi senza l’oppressione dell’Edera sembrano rinati e, come si evince dalle foto, in pochi mesi hanno ripreso forza. Tornando mesi dopo ho notato subito i vantaggi di cui gli alberi hanno beneficiato: non presentano più microfillia e risultano molto più vigorosi.

ALBERI, UN VALORE SU CUI INVESTIRE
Tutte le volte che mi capita di gestire ed eseguire lavori di questo genere, la soddisfazione che mi pervade è enorme. I motivi sono molteplici, innanzitutto è stimolante e divertente lavorare con colleghi così affiatati. Altra cosa che mi ha contagiato è la signorile sensibilità verso questi alberi da parte della proprietà. Non è una cosa scontata di questi tempi che si investa nel territorio, inteso nella sua accezione più ampia: le Querce non fanno parte del “processo produttivo” della struttura, che è un luogo di ospitalità, ma la proprietà ha capito l’assoluto valore che quegli alberi secolari danno al paesaggio e ci ha voluto investire.

Queste sono cose che a me personalmente riempiono il cuore di speranza, speranza che prima o poi ci si decida a considerare gli alberi non un inutile costo, ma una risorsa sulla quale investire per dei ritorni a medio e lungo termine e non pensando sempre e solo alla questione della sicurezza, importante ci mancherebbe, ma anche ad una vera e propria questione estetica e di qualità alta della vita che gli alberi ci possono regalare in ambiente urbano o rurale.

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