Amata dagli chef di grido, bella, buona e nutriente: è la zucca, protagonista delle nostre grandi tradizioni gastronomiche, regina degli orti di questo periodo, a partire dalla fine dell’estate all’autunno inoltrato. Oltre ad essere un ortaggio che si presta a mille utilizzi – e protagonista della festa più spaventosa dell’anno, la zucca è anche un’ottima alleata contro i tipici malanni della brutta stagione per gli adulti e una pappa perfetta per i neonati. Inoltre anche senza un orto, possiamo coltivare le varietà decorative come rampicanti su una pergola! Per conoscerne anche questi aspetti, abbiamo chiesto più info agli esperti di Viridea: ecco cosa ci hanno raccontato di questo ortaggio “esagerato”.
Gabbie per trasportare pulcini al mercato, boe per le barche, bottiglie, ciotole, cucchiai, strumenti musicali, talismani magici e religiosi, seggiole per bambini e botticelle per il vino: questi sono solo alcuni degli usi ai quali la zucca si è prestata nel corso dei secoli, da quando la specie Lagenaria fece la sua comparsa nel Sud Europa, dopo essersi diffusa dall’India al Nord Africa. Quanto fosse preziosa lo sapevano bene i Romani, che ne favorirono la diffusione nei vasti territori dell’Impero: essiccate, le piccole zucche erano ottimi contenitori per trasportare le bevande.
ORTAGGIO PER GIGANTI
Poi Colombo decise di sfidare l’oceano e fu il primo europeo, insieme ai suoi marinai, ad assaggiare i dolci frutti del genere Cucurbita, spesso talmente grandi che gli indiani Creek le usavano come contenitori per i semi dei cereali, al riparo dagli assalti di topi e faine. Oggi le zucche tipiche italiane, come la zucca mantovana a forma di violino, la “Marina” di Chioggia, la zucca di Napoli e altre sono derivate dalle specie americane. L’autunno è il momento d’oro delle zucche, protagoniste di eventi gastronomici e di concorsi per premiare la zucca più grossa: finora il record mondiale appartiene a un americano che nel 2013 ha ottenuto una zucca che pesava quasi una tonnellata!
Ortaggio povero perché poco esigente e capace di tollerare bene l’afosa estate padana e mediterranea, la zucca è in realtà un tesoro di virtù per il nostro organismo. Secondo l’Istituto Nazionale della Nutrizione, 200 grammi di zucca sono in grado a coprire il fabbisogno medio quotidiano del nostro organismo di vitamina A. Per questo motivo l’ortaggio è raccomandato nelle fasi di svezzamento dei neonati, in quanto è anche facilmente digeribile e non favorisce lo sviluppo di allergie e intolleranze alimentari nella prima infanzia. La presenza di acido salicilico (il principio attivo dell’aspirina) nella polpa ne fa un’ottima alleata contro le malattie da raffreddamento; mentre la cucurbitina, sostanza contenuta nei semi (soprattutto freschi), previene e combatte le infiammazioni delle vie urinarie. La polpa cruda e frullata ha un’azione ammorbidente sulla pelle e può essere usata per ridare luminosità al viso, combattere l’epidermide secca e curare le irritazioni dovute al freddo e al vento, sul volto e sulle mani.
LA ZUCCA IN CUCINA
Oggi l’Italia è fra i maggiori produttori mondiali e le nostre zucche sono apprezzate per l’alta qualità della polpa, tanto da essere esportate per soddisfare le esigenze di celebri chef in ogni parte del Pianeta. Facilmente conservabile, la zucca dura molto a lungo se tenuta in luogo fresco e asciutto; in alternativa è possibile sfruttare il congelatore: liberate la polpa dalla scorza e dai semi e tagliatela a dadini, che metterete nei sacchetti da freezer ancora crudi. Nel congelatore si conservano fino a 9 mesi. Ricordate che la polpa di zucca cruda surgelata cuoce con qualche minuto di anticipo rispetto a quella fresca.
Oggi sono innumerevoli le tipologie di zucca ornamentale, mini o giganti, a forma di fungo o di banana o di fiasco. Va ricordato che tutte le zucche sono commestibili, ma quelle classificate come ornamentali hanno scarso interesse gastronomico perché la polpa è sottile o quasi insapore, mai tossica o non commestibile.
ZUCCA IN VASO O SULLA PERGOLA? SI PUO’ – Il consiglio di Viridea
• in vaso potete provare la coltivazione delle piccole varietà ornamentali rampicanti, da far salire su grigliati, pergole o lungo una ringhiera: sono poco esigenti e si adattano a qualsiasi terreno.
• La semina si effettua in marzo in vasetti da tenere in serra o in aprile-maggio all’aperto. Una volta sviluppate le piantine, per ottenere buoni risultati è indispensabile assicurare abbondanti e regolari innaffiature e concimazioni.
• Le zucchette ornamentali, piccole e coloratissime, ideali per completare la decorazione stagionale in giardino e in terrazzo, se tenute in ambiente secco e asciutto, si essiccano facilmente conservando la loro bella forma.