Fiori e Foglie

+38% di turismo se il verde è curato

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Un balzo in avanti del numero dei turisti grazie alla presenza di piante, alberi e fiori curati. E’ questo il successo di cui ha parlato Angelo Tudisca, Sindaco di Tusa, una piccola cittadina del Messinese, durante il suo intervento alla tavola rotonda sul verde svoltasi a Bologna lo scorso weekend nell’ambito della Premiazione Nazionale dell’iniziativa Comuni Fioriti di Asproflor, associazione di produttori florovivaisti italiani. Il Sindaco ha così messo in luce le potenzialità del verde per le amministrazioni pubbliche, carta vincente per attrarre turismo e far così conoscere a visitatori di ogni parte del mondo il meraviglioso patrimonio paesaggistico, culturale e storico delle località italiane.

Ma durante la tavola rotonda di Comuni Fioriti sono tanti molti i contributi volti a dimostrare quanto siano importanti le piante e il verde, soprattutto nelle nostre città. Non solo per il turismo ma anche per chi deve scegliere un comune dove abitare. Considerato voce di costo e spesso ai margini dei progetti di nuove costruzioni, case, vie e piazze, il verde diventa, a lavori ultimati, elemento di vanto fortemente utilizzato nel marketing per il potere attrattivo ed evocativo di alberi e piante.

Lo rileva con disappunto Anna Letizia Monti, già presidente di Aiapp (associazione architetti paesaggisti): “Mi chiamano all’ultimo, quando il progetto è già quasi concluso, e mi chiedono di mettere piante sì, ma poche, per carità, che non si può spendere. E poi su cartelloni e materiale pubblicitario per quelle stesse case leggo frasi come ‘Vieni a vivere nel verde’, ‘La tua casa in mezzo alla natura’ e si battezzano quei complessi con nomi tipo Borgo delle Camelie, Terrazze in Fiore o Quartiere delle Rose.” In America lo sanno bene le agenzie immobiliari, che valutano gli immobili il 30% in più se circondate da un verde curato.

Peraltro un motivo ci deve essere se iniziative come Comuni Fioriti – che premia non solo le amministrazioni ma anche le case, i condomini e le persino le scuole dove ci si prende cura di piante e fiori – esistono in tutto il mondo. Il circuito infatti è partner di Entente Floreale Europe, organizzatore del concorso a livello europeo e concorre al titolo di Communities in Bloom a livello internazionale.

All’estero è infatti matura la consapevolezza che, guardando le aiuole in piazze e vie della propria città – come ricorda uno dei relatori della tavola rotonda – il cittadino impara a dare attenzione al verde della sua zona, del suo quartiere e della sua casa. E oltre. I gesti di cura del proprio spazio privato si trasformano poi in beneficio per tutta la comunità intorno, così che da balconi, terrazzi e giardini si protenderanno alberi maestosi e fogliami rigogliosi uniti al profumo e al colore dei fiori e dei frutti. E le piante ripuliranno l’aria dagli inquinanti, daranno frescura d’estate a vie e piazze e ospiteranno uccelli e piccoli animali incrementando la biodiversità e invogliando gli abitanti a ritrovarsi, socializzare e fare sport.

Iniziative come Comuni Fioriti dovrebbero godere di grande considerazione: con il verde riportano bellezza nelle nostre città rendendo il cittadino consapevole e motore di cambiamento ed evoluzione. Ognuno di noi potrà così contribuire a creare scorci e paesaggi che ci hanno resi famosi nel mondo, tanto decantati da poeti, scrittori e ritratti dai pittori.

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