Le Nagasau coltivano sei specie di una pianta, la Squamellaria, che cresce e vive appoggiata sugli alberi senza danneggiarli, come fanno molte orchidee. Gli insetti depositano i semi della squamellaria nella cavità dei tronchi di altre piante e in quello stesso punto ammucchiano residui vegetali e le loro sostanze di scarto “fertilizzando” il seme, in modo che possa nutrirsi e crescere senza toccare terra.
Man mano che la piantina si sviluppa, le formiche costruiscono il nido intorno ad essa, difendendola dagli attacchi di erbivori e raccogliendone i frutti per estrarne i semi e “piantarli”, ricominciando il ciclo. In cambio cosa ottengono le formiche? Nettare. La Squamellaria infatti, per ricambiare il favore, produce una riserva di nettare “nascosto” disponibile anche dopo la sfioritura, solo per le Nagasau, contenuta in un tessuto vegetale che le formiche possono mordere per estrarre il dolce alimento.
Il legame tra queste curiose formiche-contadine e le piante che coltivano è così stretto, hanno scoperto gli studiosi, che una specie non potrebbe vivere senza l’altra.